L’acqua irpina patrimonio dell’umanità. E’ questa la proposta alla quale sta lavorando il vescovo di Avellino, Monsignor Arturo Aiello, pronto a presentare all’Unesco la candidatura dell’Irpinia come santuario laico dell’acqua.
In questo modo le sorgenti che dissetano Campania, Puglia e Basilicata costituendo il principale bacino idrico del Mezzogiorno e uno dei più grandi d’Europa, entrerebbero in un ristretto elenco di beni patrimonio dell’umanità. La domanda è pronta, secondo quanto ha riferito Don Vitaliano Della Sala al tavolo sul risanamento dell’Alto Calore svoltosi ieri a Palazzo Caracciolo. Ma la Diocesi di Avellino starebbe valutando di allargare il numero dei proponenti con l’ingresso di enti, istituzioni, altre comunità religiose e associazioni.
L’Istituto Tecnico Agrario ‘F. De Sanctis’ di Avellino sale cinque volte sul podio nella cerimonia di…
Sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Zungoli i tre soggetti che…
Due liste, Cassano Vecchia Passione e la Coccinella-Cassano, per il mandato numero quattro di Salvatore…
Due liste a Morra De Sanctis. Nel borgo altirpino la sfida è tra l'uscente Vincenzo…
Il sindaco uscente e presidente della Provincia, Rino Buonopane, prova il bis a Montella. Contro…
Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola tenta il quarto mandato. Nel 2019 non aveva avversari, questa…