“I criteri che hanno portato alla individuazione del centro vaccinale di Bisaccia sono esclusivamente di carattere geografico e funzionale”. E’ quanto scrive la Regione a proposito degli appelli provenienti da Calitri, prima col sindaco Michele Di Maio e poi col consigliere regionale leghista Giampiero Zinzi che aveva presentato un’interrogazione sul tema.
La Regione cita i documenti forniti dall’Asl Avellino e fa notare le motivazioni che hanno portato a scegliere Bisaccia e non Calitri. “Si è tenuta in considerazione la sua baricentricità rispetto alla popolazione e al territorio di riferimento”, si legge. “Un comune popoloso come Lacedonia (2304 abitanti) che confina direttamente con Bisaccia, dista da questa circa 13 km mentre dista 25 da Calitri. Bisaccia confina con Lacedonia, Aquilonia, Calitri, Andretta per un totale di 14.377 abitanti. I comuni confinanti con Calitri e comprendendo quest’ultimo hanno una popolazione di 12388 abitanti”.
E ancora: “Il criterio ha inoltre tenuto conto dell’esistenza della struttura polifunzionale sanitaria e del Saut( 118 mobile territoriale) con tutte le dotazioni elettromedicali e risorse professionali per la gestione dei casi clinici. E il punto vaccinale è nelle immediate vicinanze dell’ospedale”. Per Napoli si tratta quindi di criteri “oggettivi per garantire ai vaccinando la massima tutela possibile”.
La reazione della Lega Calitri: “Il nostro Comune non ha presentato una vera proposta alternativa”. “Ai primi di marzo il sindaco di Calitri denunciava, sui giornali e sui social, la scelta da parte dell’Asl di realizzare un punto vaccinale a Bisaccia nonostante la messa a disposizione dei locali della fiera e della casa dell’Eca. Non ottenendo risposte ufficiali e per dipanare i dubbi che la denuncia faceva emergere, la Lega ha dovuto ricorrere ad interrogazioni da parte dei propri consiglieri regionali.
A seguito dell’interrogazione del consigliere Zinzi l’Asl di Avellino ha risposto con una nota. La risposta spiega dettagliatamente i criteri di scelta effettuati per la scelta del centro. Dalla risposta emerge chiaramente la mancanza da parte dell’amministrazione comunale di opportune controproposte che giustificassero la possibilità che anche Calitri potesse avere un suo punto vaccinale.
Con grande amarezza si registra questo risultato negativo per Calitri dovuto alla mancanza di concretezza nelle proposte rivolte agli organi sovracomunali e all’assenza di peso politico ai tavoli istituzionali. Probabilmente una proposta diversa tecnicamente e dettagliatamente elaborata, nel rispetto delle vigenti normative igienico-sanitarie, che includesse e rispettasse anche le esigenze dei comuni limitrofi, avrebbe avuto un esito diverso“. Così in una nota stampa il coordinatore della Lega Salvini Premier di Calitri, Fausto Acocella.