Laceno, il sindaco prova lo sgombero: ‘Finito il tempo delle parole’

Sul Laceno il sindaco rompe gli indugi e prova a riprendersi le aree degli impianti. Con una nota stampa avvisa i concessionari. “Abbiamo provato a rientrare nella disponibilità delle aree, condizione indispensabile per accedere ai finanziamenti, con atteggiamento improntato al dialogo. Abbiamo chiesto di ‘concordare tempi e modi’ del rilascio, al fine di trovare una soluzione ai problemi esistenti ed evitarne altri, quelli che purtroppo oggi ci troviamo di fronte. Abbiamo tentato in via consensuale, ma ci è stato persino impedito l’accesso agli impianti ed alle strutture. Ora il tempo delle parole è finito. Ora è il tempo delle scelte lungimiranti e coraggiose, nell’interesse esclusivo del territorio”.

Sul sito del Comune è infatti pubblicata la determinazione del Servizio Edilizia e Patrimonio, notificata agli interessati in data odierna, avente ad oggetto: “Comunicazione di avvio del procedimento funzionale all’adozione dell’ordinanza di rilascio e/o di sgombero delle aree oggetto della convenzione n. 632 di repertorio sottoscritta in data 5 maggio 1973 tra il Comune di Bagnoli Irpino e la Ing. F.Giannoni e C. S.p.A. e di tutte le strutture realizzate su tali aree in virtù della convenzione medesima”.

Poi il comunicato del sindaco Filippo Nigro prosegue e lo riportiamo integralmente: “E’ necessario ancora una volta ribadire che la chiusura delle Seggiovie (che non sono morte, basta fare i lavori di manutenzione straordinaria e possono ripartire) è impotabile alla esclusiva volontà dell’ex concessionario, che non ha effettuato, appunto, i necessari lavori. Infatti, con l’accesso agli atti c/o l’USTIF, si rileva che “l’istanza del 7/04/2017 ( Seggiovie fermate a fine Maggio) prodotta dal Concessionario non consente il rilascio del richiesto nulla osta tecnico e che risulta rilasciato solo il giudizio preliminare, oltretutto con prescrizioni, non sufficiente per l’avvio delle specifiche lavorazioni. Inoltre, “L’esercente ha l’obbligo di inoltrare specifico progetto sulla base del quale, ad esito di favorevole istruttoria, quest’ufficio rilascerà il nulla osta tecnico, ai fini della sicurezza, alla Provincia di Avellino la quale, in qualità di Ente locale concedente il servizio di trasporto pubblico, con successivo provvedimento vorrà approvare il progetto, nonché autorizzare l’inizio dei lavori. Non c’è altro da aggiungere. Ci sono stati due anni di proroghe poiché la vita tecnica degli impianti è scaduta a fine Maggio 2015, perché non ha eseguito per tempo i lavori necessari ? Perché non si presenta alle riunioni per discutere e risolvere i problemi? Ma, a pensarci bene, la risposta è stata data, e cioè che se il Comune vuole la disponibilità delle aree, “lo dovrà fare a titolo oneroso “. Forse ancora i 4 milioni di Euro richiesti qualche anno fa. Ed in relazione a presunti impedimenti da parte del Comune per la loro riapertura, si precisa che la nota acquisita al protocollo comunale il 12/10/2017 n. 7956, per la quale c’è stato l’intervento del Comune, si riferisce a lavori di manutenzione ordinaria. E’ appena il caso di ricordare che per far ripartire le Seggiovie sono necessari, invece, lavori di manutenzione straordinaria, riguardanti le revisioni periodiche speciali e le revisioni periodiche generali previste dai D.M. e relative Circolari Ministeriali. Che dire – conclude Nigro – miseri ed inutili tentativi di confondere la gente e sfuggire alle proprie responsabilità. Ma, come già detto, il tempo delle parole è ormai finito”.

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