Un paese è tale innanzitutto quando si dimostra unito. Un messaggio che la Pro Loco di Lioni sta diffondendo per accogliere tutti i lionesi, giovani e non, pieni di idee e voglia di fare nella propria squadra.
“Lioni è diventato un paese di passaggio in cui soprattutto i giovani vengono solo per una ‘toccata e fuga’, probabilmente anche a causa della sua identità commerciale. Vogliamo creare nuova coesione realizzando eventi e attività sempre più coinvolgenti”. Questo l’appello di Salvatore Colantuono, membro del direttivo, che ha trasmesso il messaggio condiviso da tutti gli altri membri, a partire dal suo Presidente Sabatino Fonso.
“Il tesseramento 2016 della Pro Loco di Lioni è stato aperto dal mese di Febbraio. La quota di iscrizione negli anni scorsi era di 10 euro; abbiamo deciso di abbassarla a 5 euro per agevolare l’iscrizione anche ai giovanissimi. In un momento di crisi come questo, la sola 5 euro in più in tasca può fare la differenza”. La Pro Loco, dunque, chiama all’appello tutta la popolazione lionese per un rilancio coi fiocchi: “Cerchiamo linfa vitale nuova – ha continuato Colantuono – e idee che restituiscano senso di partecipazione al paese”.
Alla nostra domanda ‘perché tesserarsi?’, Salvatore Colantuono ha risposto: “Vogliamo siano i nuovi tesserati a dirci il perché, proponendo idee inedite. A questa loro risposta, ne aggiungerei altre due che noi del direttivo reputiamo fondamentali. In primis l’interesse: cerchiamo persone che attivamente partecipino al lavoro della Pro Loco nella realizzazione di manifestazioni e che diano un contributo concreto alla valorizzazione delle risorse territoriali e turistiche. La seconda, invece, consiste nel senso di appartenenza. Lioni è divisa, la popolazione non si riconosce più in una sola identità. Bisogna ritrovare lo spirito di coesione, recuperare le tradizioni e riprendere il modo di vivere che in passato ci è appartenuto”.
E la Pro Loco in questo senso è già riuscita a dare qualche piccolo segnale di ripresa: “Negli ultimi due anni abbiamo riproposto due appuntamenti in cui è stata protagonista la storia lionese. Il primo – ha raccontato Colantuono – è la Festa della Pro Loco in cui abbiamo riportato sul palco i canti della tradizione lionese. Con un lungo lavoro alle spalle siamo riusciti a riunire gruppi musicali che da tantissimi anni ormai non suonavano più. Altro appuntamento è quello dell’8 Dicembre. I falò sono una storica tradizione lionese che col tempo si è perduta. Lioni – ha aggiunto – non ha prodotti tipici come la castagna Igp di Montella o il tartufo di Bagnoli. Questo, però, non deve assolutamente scoraggiarci. Certo, la concorrenza non manca, ma crediamo davvero che con uno sforzo in più e una maggiore forza-lavoro la Pro Loco potrebbe rivoluzionare l’appuntamento dell’Immacolata rendendolo attrazione per tutta l’Irpinia, e non solo. Ci vuole solo voglia di fare”.
La partecipazione, però, non deve riguardare solo i lionesi, ma l’intera provincia: “Abbiamo già avuto modo di confrontarci con le Pro Loco irpine. L’obbiettivo era quello di creare una rete funzionale non solo nella realizzazione di manifestazioni ma anche a dare voce alla popolazione nei confronti dei pericoli del nostro territorio. Primo fra tutti, le trivellazioni. E’ impensabile non sentirsi coinvolti soltanto perché le trivelle non colpirebbero Lioni. Siamo tutti Irpinia, nessuno è escluso dalla questione”. Nonostante si sia tentato di collaborare, purtroppo non c’è stato modo di proseguire su questa strada ma la Pro Loco lionese ha intenzione di rifarsi avanti: “Contiamo di riprendere quanto prima il discorso con le altre pro loco, e non solo. Vorremmo – ha spiegato Colantuono – convocare l’Unpli per un incontro che si terrebbe proprio a Lioni”.
Attualmente la Pro Loco mantiene ottimi rapporti di collaborazione con le associazioni del paese e con l’amministrazione: “Il nostro referente al Comune ci ha dato sempre massima disponibilità, lo stesso vale per associazioni come il Forum Giovani, lo Sci Club Lioni e la Pubblica Assistenza. Con loro abbiamo già svolto degli incontri con lo scopo di raccogliere le idee e concretizzarle in nuovi eventi”.
Il gruppo, insomma, è pronta ad aprire le porte a chiunque abbia voglia e idee da impiegare per il bene del paese: “Lioni è stata messa ai box – ha concluso Colantuono – a causa degli anni di difficoltà in cui la Pro Loco ha vissuto. Vogliamo rimetterci in pista e questo sarà possibile solo grazie alla collaborazione di tutti”.