I medici legali svizzeri hanno stabilito le prime verità sul caso del 19enne di Lioni, trovato morto in una stazione di Polizia di Zurigo mercoledì mattina. Escluso il suicidio. E vengono anche esclusi comportamenti violenti da parte degli agenti. Paolo Rosamilia è deceduto per un malore improvviso. Morte per infarto, questo il risultato dell’esame. Lo si apprende da fonti vicine alla famiglia. Ma su tutta la vicenda si dovrà comunque pronunciare definitivamente la magistratura elvetica che aveva da subito aperto un’inchiesta.
Il ragazzo era stato portato in una stazione di Polizia di Zurigo per accertamenti. Poco prima era stato fermato a bordo della sua auto dagli agenti dopo un lieve tamponamento. Sembra senza patente. Trasferito nella stazione, perché non aveva riportato contusioni, nel corso della mattinata è stato trovato senza vita da un poliziotto. Si dovranno chiarire i particolari naturalmente. Soprattutto se il giovane potesse essere salvato o meno una volta avvertito il malore. In ogni caso la salma è stata liberata e sabato 15 luglio si terranno i funerali a Lioni, ore 15.00 nella chiesa madre, dove amici e parenti saluteranno Paolo per l’ultima volta. Il Comune di Lioni si occuperà di fornire un loculo gratuitamente.
Oggi e domani saranno i giorni del dolore per una famiglia e per una comunità. Ma, come detto, si dovranno ancora stabilire tempi e dinamica di una tragedia.