Domenica scorsa a Salerno non si doveva perdere e si è perso; ieri in casa con il Modena non si meritava di vincere e si è vinto. Il calcio, a volte, funziona anche così ed è proprio questo il bello di questo sport: non sempre vince chi è più forte sulla carta o gioca meglio. Fatto sta che l’Avellino conquista tre punti fondamentali che gli consentono di affrontare con maggiore serenità una delle trasferte più sentite di questa stagione: sabato si va a Cagliari, (stadio Sant’Elia ore 15) dove gli uomini di Tesser se la vedranno con la truppa degli ex Massimo Rastelli e Fabio Pisacane, a detta di tutti la squadra più accreditata a vincere anche a mani basse questo campionato di Serie B.
Dopo la sconfitta di Salerno mister Tesser ha schierato una formazione molto più equilibrata con un centrocampista in più, il capitano Angelo D’Angelo, e un trequartista in meno, Roberto Insigne, ma dal punto di vista del gioco lo stesso allenatore ha affermato che, nonostante la vittoria, si è fatto un passo indietro rispetto all’esordio all’Arechi. Soprattutto nel primo tempo, dove solo un super Frattali ha evitato più volte la capitolazione e non a caso l’estremo difensore bianco-verde è stato il migliore in campo. La svolta si è avuta nel secondo tempo, con Tesser che ha azzeccato le giuste mosse, non stravolgendo la formazione e inserendo il giovane Bastien in cabina di regia al posto di Arini, l’autore del gol del vantaggio Jidayi per Zito e soprattutto Mokulu al posto di uno spento Tavano. Proprio il belga sembra poter essere l’arma in più di questo Avellino, (aspettando bomber Castaldo) almeno nell’ultima mezz’ora, quando la sua freschezza e la sua imponente forza fisica può mettere in difficoltà una ormai stanca difesa avversaria. Tra le note positive anche il roccioso difensore Davide Biraschi, che da quando è ad Avellino non ha sbagliato una partita ed è ormai un punto fermo nella difesa bianco-verde. E’ lui il titolare inamovibile e Tesser deve solo capire chi tra Rea, Ligi e Chiosa può fargli da spalla. Sugli esterni, reparto che ha tremato di più a Salerno, molto meglio Visconti a sinistra, almeno in fase offensiva; da rivedere ancora una volta Nitriansky, in attesa del recupero dall’infortunio di Nica. Bene anche Gavazzi, anche se il suo ruolo non è il trequartista, e ottimo l’esordio in questa stagione da titolare per il capitano Angelo D’Angelo, che si conferma il solito gladiatore in mezzo al campo.
Insomma questo è un po’ il quadro della situazione attuale in casa Avellino e Tesser ha la giusta esperienza, non a caso è l’allenatore con più presenze in questa Serie B, e tutto il tempo per apportare le giuste modifiche a una squadra che, rosa alla mano, può dire la sua anche in questo campionato.