“Serviamo e ci divertiamo. Le relazioni sono fondamentali e il legame con il territorio è il nostro elemento fondante”. Albino Voglino, noto medico di Lioni, è il nuovo presidente del Rotary Club Hirpinia – Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi. Il mandato inizia formalmente il 1 luglio, ma la cerimonia di consegna del collare ha già avuto luogo, lo scorso 18 giugno.
Presidente, il suo mandato si apre con due importanti appuntamenti.
Sì, il 19 luglio assieme a una delegazione sarò a Napoli per la visita del governatore mondiale, John Germ. Spero di avere la possibilità di scambiare qualche parola con lui: da tempo mi interrogo sulla necessità che il Rotary in Italia si impegni sul fronte dell’accoglienza e dell’assistenza medica ai tanti migranti che sbarcano sulle coste siciliane e calabresi. Mentre il 30 luglio, nell’ambito del Festival della Musica all’Abbazia del Goleto avremo l’onore di ospitare l’Orchestra Scarlatti di Napoli nella Chiesa del Vaccaro. Sin dalla nostra nascita ci siamo proposti di valorizzare quello straordinario complesso religioso e architettonico che è appunto l’abbazia.
Del resto il vostro stesso nome contiene il riferimento al Goleto.
Decidemmo quasi due anni e mezzo fa di legare il nome del club a due parole “Hirpinia e Goleto” perché abbracciamo con 24 soci un’area molto vasta che va da Frigento e Sant’Andrea di Conza e perché vogliamo fortemente far conoscere sempre di più questo luogo. Portarne il nome significa caratterizzarci per questa missione. Io del resto ho un sogno…
Sarebbe?
Quello di ridare dignità ai resti della tomba di San Guglielmo. Si tratta una tomba andata distrutta e perduta per le vicende storiche che hanno interessato l’abbazia. Durante i lavori di recupero e restauro del dopo terremoto, sono emersi però alcuni resti. Se è vero che ricrearla in toto non è possibile, è altrettanto possibile dare giusta collocazione alle pietre tombali all’interno del museo locale prevedendo installazioni multimediali che ne spieghino la storia e il valore. E’ un progetto nel quale credo molto e di cui ho già parlato con il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi e Don Tarcisio Gambalonga per conto della Curia. Arricchirebbe ulteriormente il Goleto. Forse il tutto si concretizzerà quando il mio mandato sarà già concluso, in perfetto stile rotariano.
La presidenza infatti dura un solo anno.
Un solo anno perché ciò che conta è la continuità delle idee e del servizio, non delle persone. Non siamo attaccati alla poltrona. Prima di me ci sono stati il dottor Rossi e l’avvocato Gargano, dopo di me altri saranno pronti a raccogliere il testimone. Il progetto sul Museo dell’Emigrazione a Sant’Angelo è partito da due anni e prossimamente si concretizzerà: noi abbiamo curato l’allestimento di una sala. Fondamentali nel Rotary sono le relazioni (ho ritrovato dopo 43 anni un mio compagno di scuola, ora presidente a Melfi), la condivisione degli obiettivi, l’impegno comune. Tra di noi, pur esistendo delle gerarchie, ci diamo tutti del “tu” indipendentemente dal posto che occupiamo nella società.
Lei finora ha parlato di musica classica, di cultura, di gerarchie. All’esterno spesso si ha la sensazione che il Rotary sia un discorso per ricchi.
Tutt’altro. Tenga conto che tra i fondatori storici del primo Rotary Club nel mondo, che oggi vanta 1,2 milioni di iscritti in 146 Paesi ed è l’unica associazione di questo tipo ad avere un rappresentante in seno all’Onu, ci sono un avvocato e un sarto. Ogni socio versa una quota che per il 60% va alla Foundation che si occupa di gestire programmi umanitari e culturali in tutto il mondo. Il nostro motto è “servire al di sopra di ogni interesse personale”. C’è un forte sentimento missionario, di devozione verso il bisogno dell’altro nella filosofia rotariana. Più che una élite, siamo persone disposte a servire!
E per servire il territorio irpino, al di là dei progetti per il Goleto, quali iniziative prevede il suo programma?
Ci tengo a premettere che il programma parte da alcune idee del presidente e si arricchisce degli spunti di tutti i soci. Intanto abbiamo avviato, sottoscrivendo un protocollo, una collaborazione con gli otto club Rotary della Valle dell’Ofanto perché abbiamo in mente di salvaguardare e valorizzare il nostro fiume. Poi abbiamo intenzione di avviare dei percorsi informativi nelle scuole per prevenire l’obesità, così come aderiremo al progetto No Ictus del governatore del nostro Distretto, Gaetano De Donato. Inoltre, abbiamo recentemente donato un defibrillatore al Comune di Morra de Sanctis.
Insomma, tutte iniziative che hanno a che fare con la sua professione e attitudine di medico.
E’ inevitabile che la sensibilità di ognuno influenzi in qualche modo le attività, però ho in mente anche due iniziative rivolte ai giovani e al tema del lavoro.
Si spieghi.
Ho intenzione di provare ad avviare un discorso relativamente al microcredito in favore di soggetti che operano sul territorio altirpino, coinvolgendo più attori locali, e un concorso per gli istituti alberghieri della provincia che veda la partecipazione di chef rinomati con la possibilità di ottenere una borsa di studio o uno stage in un ristorante stellato. Un progetto, che se decollasse, potrebbe essere replicato in altri corsi di studio.