Il centro di ricerca Biogem si conferma ancora una volta luogo di incontro e di dibattito tra scienziati e umanisti grazie al meeting ‘Le 2 Culture’. Ha preso il via questo pomeriggio, con le relazioni del professore Silvio Garattini dell’Istituto Mario Negri e del professore Takaaki Kajita, Nobel per la fisica 2015, il consueto appuntamento che chiama a raccolta i protagonisti mondiali nei campi delle scienze cosiddette “esatte” e delle scienze “umane”. Giunto all’ottava edizione, il meeting ha come filo conduttore l’affermazione di Karl Popper: “Tutti gli animali, io pure, si esprimono”, ed è quindi dedicato al rapporto tra mondo umano e mondo animale, nel tentativo di esplorare le rispettive peculiarità e le reciproche contaminazioni. Fino all’11 settembre 2016 si alterneranno grandi voci delle “due culture”: Enrico Alleva, Luisella Battaglia, Edoardo Boncinelli, Antonio Ereditato, Maurizio Ferraris, Ludovico Galleni, Paolo Isotta, Antonio Malo, Roberto Marchesini, Antonio Pascale, Pasquale Terracciano, Giorgio Vallortigara. In chiusura, Werner Arber, Premio Nobel per la Medicina nel 1978.
“Affrontiamo il tema dei temi sulla questione vita e compariamo il nostro mondo umano con quello animale, con presenze di altissimo livello”, il commento del presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, in apertura del meeting. Prosegue così Zecchino: “Dieci anni di Biogem sono documentabili in alcuni dati: pubblicazioni e brevetti. Due giorni fa ci ha fatto visita il pro-rettore della New York University per discutere di due nostri brevetti ai quali l’università è interessata; uno sul fronte della dermatologia e l’altro nel campo dell’oncologia. Inoltre, la nostra struttura di bio-informatica, nei mesi scorsi, ha avuto un ruolo di primo piano, in uno studio internazionale, nell’individuazione di sottogruppi del glioma”.
Ospite d’onore nella giornata inaugurale del meeting ‘Le 2 Culture’, il premio Nobel per la fisica 2015, il giapponese Takaaki Kajita, che dopo il lavoro svolto sulla fisica del neutrino, che lo ha condotto al premio Nobel, ha annunciato una nuova sfida: uno studio sulle onde gravitazionali.
“Mondo umano e mondo animale sono strettamente collegati; noi abbiamo bisogno della sperimentazione animale per mettere a punto nuovi farmaci e nuove strategie terapeutiche. Di questo lavoro beneficiano anche gli animali perché molti dei farmaci che sono stati elaborati per l’uomo sono poi utilizzati anche per gli stessi animali. Purtroppo abbiamo molti oppositori ma la sperimentazione animale è ancora oggi necessaria se vogliamo fare in modo di trovare rimedi alle malattie”, il commento del professore Garattini.