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Lega Calitri: ‘Mimmo Lucano allo Sponz prova la fine della sinistra’

La presenza dell’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, allo Sponz Fest continua a suscitare polemiche. Ad intervenire nel dibattito è Michele Zabatta, responsabile della Difesa Identitaria del dipartimento Cultura Lega Campania e Pietro Russo, portavoce Lega Calitri. Lunga la sua nota che riportiamo integralmente.

Sponz Fest, il festival della cultura. O almeno così ci si aspettava che fosse, prima che la sera del 22 Agosto Mimmo Lucano avesse un suo comizio dinanzi alla folla. Difatti, non si capisce per quale preciso motivo l’ex sindaco di Riace sia stato invitato a parlare di integrazione, immigrazione e porti aperti in un festival culturale FINANZIATO DALLA REGIONE CAMPANIA che dovrebbe promuovere la tradizione popolare calitrana, donde il nome Sponz Fest, ossia festival dello sposalizio calitrano.

L’ex sindaco del comune calabro infatti non ha lesinato invettive nei confronti dell’attuale maggioranza parlamentare gialloverde, tacciandola di essere stata – a suo dire – capace di conquistare l’elettorato soltanto facendo leva sull’odio e sul pugno duro. Curiosa anche la sua idea di rilancio delle aree interne: poiché il calo demografico è irreversibile, l’ex sindaco crede che le aree interne del meridione non possano che invertire la tendenza aprendo ai nuovi migranti: invita, praticamente, alla sostituzione etnica del meridione.
Ma noi ci chiediamo, a questo punto, a quali titoli l’ex sindaco abbia inveito contro l’attuale maggioranza parlamentare e nello specifico contro la Lega, a giudicare dai cori da stadio sollevatisi durante il suo monologo perbenista contro il partito di Salvini.

Ci chiediamo a che titolo ne abbia parlato, perché far politica durante il festival della cultura e della tradizione c’azzecca come i cavoli a merenda e, soprattutto, perché alle scorse elezioni comunali di Riace la comunità locale ha già espresso un totale dissenso da questa sua visione distorta del fenomeno migratorio, piuttosto da considerarsi una tratta degli schiavi contemporanea che non un viaggio felice e volontario da parte dei migranti, totalmente illusi ed ignari della situazione e della disoccupazione europea.
Tra l’altro è ancora da chiarire la sua posizione con la giustizia, visti i presunti favoreggiamenti dell’immigrazione clandestina cui è chiamato a rispondere. Insomma Mimmo Lucano, bocciato dai suoi concittadini e “rimandato a settembre” dalla giustizia, parla di porti aperti tra una folla inebriata in un festival della cultura finanziato, lo ribadiamo, da tutti noi cittadini campani. Sembra una barzelletta, vero? È invece il triste epilogo di una realtà in via d’estinzione: quella della sinistra.

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