Si sono diretti a Palazzo Caracciolo, sede della Provincia, i circa 500 studenti del Mancini, insieme a genitori, professori e dirigente scolastica, che da questa mattina alle 9 hanno raccolto le proteste dei giorni scorsi in un corteo. Cori e striscioni per rivendicare il diritto allo studio e soprattutto per chiedere una soluzione in tempi brevi.
Partiti da via De Conciliis, proprio davanti la sede del Mancini, hanno proseguito verso il Tribunale e poi in corso Vittorio Emanuele, per recarsi infine alla Provincia. Ed è soprattutto il presidente Domenico Gambacorta, l’oggetto dei cori degli studenti che vogliono tornare a scuola.
Intanto è fermo il “no” ai doppi turni da parte della dirigente scolastica, Silvana Agnes. Ciò che chiedono, questa mattina a gran voce, studenti, genitori, professori e la stessa dirigente, è il dissequestro della struttura. Anche perché, al momento non ci sono altre sedi disponibili ad ospitare i circa 1200 studenti.
Due giorni fa gli avvocati della Provincia hanno presentato il ricorso al Tribunale del Riesame contro l’istanza di sequestro. La perizia della Procura che ha portato alla chiusura del plesso, contrasta nettamente quella effettuata lo scorso maggio dall’ingegnere Luigi Petti.
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