“Nel 2018 ripartire dal rispetto per la manodopera locale”, il commento di Mario Melchionna, Segretario Generale Cisl Irpinia Sannio, ai dati restituiti dall’Osservatorio del Sindacato. Dati aggiornati ad ottobre/novembre 2017, e secondo i quali nella nostra provincia lo scenario non è tanto diverso da quello dei mesi precedenti. In Irpinia la disoccupazione continua a crescere, anche se lievemente, nonostante il minimo segnale di ripresa a livello nazionale. In Campania il tasso dei disoccupati è pari al 30,4%, leggermente in calo rispetto a settembre 2017. Così come è in lieve ribasso anche ad Avellino, con il 15,5%, lo 0,4% in meno rispetto a settembre 2017. È della disoccupazione giovanile che non si può dire lo stesso. Sempre ad Avellino, infatti, è al 53,9%, percentuale in rialzo dello 0,1% rispetto a settembre 2017.
Secondo Melchionna, “non c’è stata risposta dal punto di vista occupazionale nei settori dell’edilizia e dei trasporti, a parte nei lavori per la Lioni-Grotta. Ma anche lì, nonostante i milioni di euro spesi, anziché occupare i lavoratori irpini, gli operai sono stati trasferiti da altre parti d’Italia sul nostro territorio. Per cui bisogna stare attenti ai futuri lotti appaltati e pretendere che ci sia rispetto della manodopera locale. Un lavoro da fare insieme, sindacato, imprenditori e istituzioni locali. Creare questa sinergia per dare una risposta occupazionale”.
Mentre sulla vicenda della ex Irisbus, il segretario si è definito stanco di parlarne, delineandola come un’azienda che a Natale apre e a Pasqua richiude. “Una tiritera che deve finire – ha detto Melchionna – L’azienda finalmente oggi ha commesse di 600 autobus da costruire, per cui i lavoratori devono essere richiamati dalla cassa integrazione e devono tornare a lavorare. E poi continuare a vincere gare per continuare a lavorare. Vogliamo un’unica inaugurazione che dovrà avvenire quando tutti e 300 i lavoratori dell’azienda rientreranno al loro posto”.
Cassa integrazione che nel mese di novembre 2017, ad Avellino, conta in totale 638.482 tra ore autorizzate agli operai e ai dipendenti, sommando l’ordinaria e la straordinaria.
Tutto sommato, Melchionna si è detto fiducioso per il 2018. “Il segnale di ripresa in Italia dovrà prima o poi contagiare anche il sud, quindi l’Irpinia e il Sannio. Sotto un certo punto di vista possiamo dirci avvantaggiati con milioni di euro destinati al Progetto Pilota dell’Alta Irpinia e alle Aree Interne. Ma anche per la vicenda delle Aree Complesse come Solofra, della Zona Economica Speciale in Valle Ufita. Tutte queste sono opportunità perché tutte cariche di milioni di euro da spendere e da non perdere, come è accaduto nel 2017”.
“Impegno che i politici si devono assumere – ha poi aggiunto – Il sindacato farà sempre la sua parte, ma è la politica che deve muoversi. Vanno presentati progetti intelligenti e credibili che puntino a migliorare la qualità di vita delle persone e i servizi. Bisogna mettersi a lavorare. E bisogna fare scelte ponderate il prossimo 4 marzo, affinché gli irpini abbiano rappresentanti politici che al Parlamento ricordino le proprie origini e abbiano a cuore la provincia. Politici che devono trovare una soluzione a una situazione drammatica che vede pensionati sopravvivere con 500 euro al mese e giovani laureati costretti ad andarsene. Non basta un accordo tra i partiti, bisogna ascoltare iniziative e proposte che arrivano dal singolo e dal sociale”.