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Lioni, il nuovo preside scrive alla comunità: ‘Patto educativo’

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Mario Iannaccone, il nuovo dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Lioni “Nino Iannaccone”, ha scritto e inviato al personale della scuola, ai sindaci dei Comuni di Lioni e Teora, alle associazioni e alle forze dell’ordine.

 

Carissimi,
L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre stato un momento estremamente significativo nella vita di una comunità, normalmente vissuto da bimbi, ragazzi, genitori e docenti con trepidazione e attesa.

Anche il Dirigente Scolastico, al suo primo giorno di incarico nella nuova scuola che si appresta a dirigere, si trova di fronte a mille interrogativi, mille dubbi, ma anche di fronte a una sola certezza: l’emozione per il privilegio di aver assunto la dirigenza di questo Istituto che, per una simpatica coincidenza porta il suo stesso nome.

Le note vicende legate al diffondersi della pandemia, con la conseguente chiusura, hanno letteralmente stravolto le abitudini consolidate che regolavano lo svolgimento dell’anno scolastico. Improvvisamente tutte le componenti della scuola hanno dovuto fronteggiare una situazione imprevista e imprevedibile, ricorrendo a nuove e improvvisate modalità didattiche per portare a termine l’anno scolastico. In un momento di grande difficoltà si è sviluppata, spontaneamente, una forma di alleanza educativa con le famiglie, tanto auspicata in tempi normali e mai concretamente attuata.

Paradossalmente l’assenza della scuola dopo diversi mesi di lock-down ne ha fatto aumentare il ricordo positivo, riscoprire le virtù della didattica in presenza ed elogiare la dimensione della socialità. La scuola di tutti i giorni, a volte ritenuta “banale” dai suoi stessi attori, all’improvviso è diventato qualcosa di desiderabile, con un valore da rivendicare, con un significato “esistenziale” importante per la crescita di bambini e adolescenti.

Purtroppo il rischio pandemico è ancora presente e non esistono, al momento, certezze sulla sua possibile evoluzione. I continui indugi e ripensamenti sulle misure ritenute idonee per la riapertura, risiedono interamente nella difficoltà di trovare un complesso equilibrio tra sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, benessere socio emotivo di studenti e lavoratori della scuola, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali all’istruzione e alla salute, nella consapevolezza che il diritto alla salute prevale su tutti gli altri, in quanto naturalmente connesso con il diritto alla vita che è il bene supremo.

Da parte mia posso assicurare che, nonostante le enormi difficoltà che sarò chiamato a fronteggiare, produrrò ogni sforzo per garantire i diritti di tutti e per non tradire le aspettative della comunità. Il modello di scuola che intendo applicare prevede il significativo coinvolgimento di tutte le altre istituzioni con funzione educativa operanti sul territorio, cercando di cogliere tutte le possibili sinergie su valori condivisi. Per esprimere meglio il concetto cito un noto proverbio africano che pone in rilievo quanto sia importante, per ogni essere umano, sentirsi parte di un insieme: “ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino”. La scuola da sola non può farcela, serve tutto il “villaggio”.

Una delle prime azioni che porrò in essere sarà la stipula di un solido “Patto educativo di Comunità” che non rappresenti solo un semplice adempimento burocratico bensì uno strumento idoneo per superare insieme tutte le difficoltà, anche di natura sanitaria, per una scuola di qualità, in grado di garantire il diritto di ogni bambino a un’educazione indirizzata al pieno sviluppo della sua personalità.

Per me è motivo di orgoglio e di piacere intraprendere questa esperienza in una comunità come la vostra, attenta ai bisogni di ogni studente, consapevole che la scuola è una comunità educante che forma le nuove generazioni, i cittadini del domani, in grado di inserirsi positivamente nella società in cui vivono, capaci di affrontare i problemi del quotidiano e di porsi di fronte ad essi in termini critici e responsabili.

Mi auguro che il percorso educativo-didattico, a cui tutti siamo chiamati a fornire il giusto contributo, possa essere portato avanti in un clima positivo, ricco di collaborazione e impegno, proiettato sempre verso obiettivi più elevati. Quest’anno, in qualità di nuovo Dirigente, tocca a me porgere a tutti gli auguri per un buon anno scolastico. Rivolgo un saluto particolare alle famiglie che svolgono un ruolo fondamentale per la crescita dei loro figli. So che fate tanto per seguire i vostri ragazzi nel processo di educazione-istruzione avviato dalla scuola e so che tanto Vi rimane da affrontare, visto che il percorso della formazione è lungo e non si conclude mai. Vi ringrazio per l’impegno e la collaborazione, perché solo stringendo una forte alleanza educativa, potremo aiutare i ragazzi nel loro processo di crescita.

A tutti i docenti, su cui grava il lavoro più pesante e pregno di responsabilità, un grazie anticipato per il loro impegno nel realizzare, con tante difficoltà, una scuola di alta qualità che sappia adeguatamente valorizzare i talenti di ogni studente.
Alla DSGA, al personale di segreteria e ai collaboratori scolastici formulo i miei auguri per un proficuo lavoro, sottolineando l’importanza di una corretta gestione amministrativa e quanto sia determinante l’apporto di tutte le diverse professionalità nella nostra scuola.

Ai componenti del mio staff che condivideranno il duro lavoro che ci attende per realizzare una scuola sempre più adeguata ai bisogni dell’utenza. Non sempre il loro impegno viene adeguatamente riconosciuto ma, come spesso accade, la complessità e il sacrificio possono essere pienamente compresi solo vivendoli.
Al presidente del Consiglio d’Istituto e a tutti i relativi componenti, figure importanti e rilevanti per il buon funzionamento della scuola. Alle RSU, organismi grazie ai quali si esercita la democrazia sindacale nelle scuole.

Ai rappresentanti degli Enti locali, alle OOSS, a tutte le associazioni rappresentative della realtà culturale, sociale ed economica del territorio. Agli Amministratori comunali di Lioni e di Teora auguro di mettere, sempre, al centro dei loro programmi, la scuola, nella consapevolezza che da essa dipende il futuro della nazione.

Infine un abbraccio a tutti gli alunni, in particolare ai più piccoli della scuola dell’infanzia, quelli che don Milani amorevolmente definiva “coriandoli di futuro” per i quali questa esperienza segna l’inizio di un’avventura unica e irripetibile.
Cari ragazzi, considerate la scuola come un’esperienza speciale, partecipate attivamente alla vita della scuola, siate corretti e collaborativi, rispettate e riconoscete l’altro, non arrendetevi nei momenti difficili. Vivete la scuola con entusiasmo e “curiosità”, mettendo nel vostro zaino insieme ai libri, il desiderio di “sapere” per diventare donne e uomini capaci di costruire e realizzare il proprio “progetto di vita”. Non sprecate tempo e usate bene e fino in fondo la scuola, servitevene per conoscere la realtà che vi circonda e per costruire relazioni.

Una scuola migliore dipende anche da voi: siate protagonisti dell’avventura del sapere. Il futuro è nelle vostre mani e va costruito con impegno e responsabilità, ma anche con l’entusiasmo che caratterizza la vostra età. Abbiate sempre il coraggio di volare alto!

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