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Lioni. La benedizione della Madonna dopo il restauro

di Rodolfo Salzarulo, sindaco di Lioni

In occasione del primo centenario del dogma dell’Immacolata Concezione, (promulgato ad opera di Pio IX l’8 dicembre 1854) il 1954 fu proclamato Anno Giubilare Mariano da papa Pio XII.

In quell’anno la comunità lionese, sotto la spinta ideale e la promozione fattiva di Padre Geremia Parlati, assunse l’iniziativa di edificare un monumento alla Madonna. Il monumento venne commissionato a Carrara alla mano di un artista dell’epoca, e si decise di inserirlo nel contesto del giardino pubblico, di recente impianto. Infatti, negli anni del ventennio, in occasione della annuale ricorrenza della “festa degli alberi” (istituita con la legge forestale del 1923, art. 104), era stata promossa una piantumazione in quello che divenne il Viale IV novembre.

La statua monumentale fu completata verso la fine del 1955 e impiantata nel luogo designato solo nel corso del 1956. Come i lionesi ben sanno, quel monumento fu scosso dal terremoto del 23 novembre 1980: la testa andò completamente in frantumi, il drappeggio restò menomato in più parti, le mani furono gravemente danneggiate.

Angelo Verderosa (Masto Lilino), nel corso degli anni 1988-89, si fece promotore di un’azione di sensibilizzazione che portò al restauro di quello che restava del monumento. Il restauro, ad onor del vero, non ebbe un grande esito artistico ma fu, in ogni caso, una restituzione di memoria. La testa reimpiantata sul tronco appariva, infatti, di proporzioni non proprio perfette; le mani furono prodotte con un innesto in resina; il drappeggio fu “riparato” in più parti evidenti.

Negli anni 2001-2002 fu rimosso tutto il monumento, ed anche il basamento, per far luogo al rifacimento del Viale IV novembre, restituito nella forma attuale. Quella statua, con la supervisione costante del Parroco Mons. Tarcisio Luigi Gambalonga, è stata sottoposta alla valutazione di esperti artigiani di Carrara per la valutazione della struttura lapidea. Il responso era stato impietoso: la testa, di fattura incerta, non avrebbe avuto vita lunga, a causa dell’innesto non felice; il marno del drappeggio era fortemente danneggiato; le mani erano non conformi.

Alla ripresa dei lavori della Piazza si decise, di concerto tra il Comune, la Direzione dei Lavori e l’Autorità Religiosa, di commissionare un nuovo monumento a uno scultore di Carrara. Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti. L’azienda Salzarulo Marmi di Lioni si è occupata di restituire alla nobiltà delle forme quello che restava del piedistallo, operando inserti nuovi in ciò che era stato distrutto o non recuperabile in una forma nobile. In un monolito di marmo di Carrara torna la statua della Madonna, restituita alla devozione dei fedeli e alla memoria di tutti i lionesi nella forma di un prezioso impianto, opera dello scultore Alessandro Mosti da Carrara.

Il monumento sarà benedetto, nella ricorrenza del SS. Nome di Maria, il 12 settembre 2015 alle ore 17.30 dal Mons. Tarcisio Luigi Gambalonga, alla presenza dell’Amministrazione Comunale.  

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