IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Dalla lista “La Nostra Sant’Angelo con Marco Marandino Sindaco” riceviamo e pubblichiamo

Con questa nota siamo costretti a prendere fortemente le distanze dalla condotta e dal comunicato pubblicato della Lista n.2 Sant’Angelo Futura dopo l’interrogazione rivolta all’attuale Sindaco del nostro Comune da parte dei consiglieri di maggioranza Giuseppe Pagnotta e Natale Verderosa.

L’interrogazione evidenziava supposti profili di illegittimità e inopportunità del bando pubblicato dalla Fondazione Ies Lab per la selezione di figure professionali presso l’accademia di formazione imprenditoriale internazionale che avrà sede presso l’ex palazzo di Giustizia.

Rispondere all’interrogazione è compito dell’amministrazione comunale, che lo farà nelle sedi e nei modi previsti. Quello che vogliamo – invece –  evidenziare noi è l’inaccettabile strumentalizzazione compiuta dalla lista n.2 Sant’Angelo Futura, unicamente legata a ragioni di opportunità politica in vista delle prossime elezioni amministrative e finalizzata a screditare alcuni componenti della nostra lista.

Sulla base di queste premesse vogliamo innanzitutto precisare che è stata la Fondazione Ies Lab – di cui il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi è parte insieme ad altri enti pubblici e privati – ad avviare le procedure. Trattandosi infatti di una fondazione privata possiede autonomia propria. Fondamentale è poi evidenziare che l’avviso ha carattere pubblico, è disponibile sul sito della Fondazione ed è aperto a chiunque possieda i requisiti per partecipare.

Con le loro affermazioni i componenti della lista Sant’Angelo Futura hanno dimostrato di anteporre il proprio interesse politico personale al bene di cittadini visto che l’avviso di selezione pubblica – al contrario delle promesse private – rappresenta una opportunità per tutti i cittadini stessi.

A tal fine giova infine ricordare che non più tardi di due mesi fa – il 21 marzo 2018 – nel corso di un Consiglio Comunale era stato proprio Giuseppe Pagnotta (uno dei due promotori dell’interrogazione) a giudicare positivamente l’avvio di questo progetto:

“Questo progetto è una scommessa, rappresenta una sperimentazione e la diretta conseguenza della crisi generale dei territori e dei soggetti finanziatori. In un momento di paralisi regionale e assenza di finanziamenti pubblici, abbiamo deciso, con coraggio di destinare uno stabile con un rischio di abbandono e di degrado, ad un progetto innovativo che ha coinvolto i privati. In una fase in cui le risorse scarseggiano, noi abbiamo pensato ad attivare circuiti virtuosi di coinvolgimento dell’intervento privato, penso al cimitero ed al campo sportivo. Noi in queste terre siamo stati abituati a chiedere, con la nostra Amministrazione abbiamo deciso di scommettere e di accollarci un rischio. E’ una nostra idea che stiamo perseguendo per dare un futuro a questo territorio.”

A tutto questo noi diciamo no. No alla strumentalizzazione per fini politici di un’opportunità per i nostri cittadini.