La tragedia del terremoto del Centro Italia ha risvegliato in Irpinia antichi dolori, ha riaperto ferite mai sanate, ricordando ai suoi abitanti che ormai il sisma è un elemento fondante della loro memoria collettiva. Il terremoto è stato per l’Irpinia distruzione, morte, dolore, ma è stato anche calore, solidarietà, sorrisi: offerti dai numerosissimi volontari accorsi da tutta Italia.
In nome di quell’antica solidarietà Luca Pugliese, artista militante, impegnato da anni in nobili missioni artistiche a scopo sociale – tra cui la lunga tournée nelle carceri d’Italia che lo ha portato all’attenzione dei media nazionali –, oggi lancia un appello alla sua terra perché dia un doveroso e sentito contribuito di solidarietà alle popolazioni del Centro Italia.
A sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, infatti, domenica 11 settembre (ore 21.00) si esibirà nell’Anfiteatro delle Arti di San Nicola Baronia (Av). Gli utili del concerto “Ricostruiamo il sorriso”, questo il nome scelto per l’evento, saranno devoluti al comune di Amatrice. Il biglietto ha il costo di 10,00 euro.
Sul palco, con Pugliese (voce, chitarra, percussioni a pedale), anche il pianista cubano Aismar Simone Carillo. Il Fluido Ligneo latino duo, al debutto ufficiale lo scorso anno a Brasil negli studi di Radio Uno, torna dunque in Irpinia, dopo i brillanti esordi della recente tournée estiva. «Dopo il successo del 4 settembre a Città Spettacolo, conto sulla partecipazione del popolo Irpino, il mio popolo, il nostro popolo, » dice Luca Pugliese «anche e soprattutto in nome di quella ferita che noi tutti ancora portiamo dentro».
Dai canti tradizionali del Sudamerica alle musiche popolari del Suditalia, dai classici della canzone napoletana ai brani del repertorio dei Fluido Ligneo rivisitati in chiave latin, passando per alcuni pezzi storici della tradizione cantautorale italiana. Questo, in sintesi, il live Fluido Ligneo Latino duo, singolare alchimia di sonorità mediterranee e latine, scaturita dalla passione musicale di Luca Pugliese per il samba e la bossa nova e da una ricerca sempre più aperta alle contaminazioni.