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Manuel Calabrese, lo stilista irpino scelto da Morgan per il video di Sanremo

Marco Castoldi in arte Morgan ha fatto del suo personaggio eclettico, provocatore e sopra le righe, un vero e proprio marchio di fabbrica. Fin dagli esordi con i Bluvertigo, il cantautore milanese ha fatto parlare di sè, oltre che per i suoi dischi, per le polemiche (non ultima quella messa in piedi durante il Ferragosto avellinese), per la sua turbolenta vita privata e per un look estroso, studiato in ogni dettaglio, che decisamente non lo lascia passare inosservato. Ciuffo lungo laterale e arricciato alla punta – sempre più bianco, make-up e smalto diversi anni prima di Achille Lauro, e misecolorate.

Quando si tratta di abiti, il buon Morgan non si smentisce mai e, anche per il videoclip ufficiale del suo ultimo lavoro, il brano “Sincero“, in collaborazione con Bugo e attualmente in gara al Festival di Sanremo 2020, ha esibito un look destinato a rientrare nella top ten degli indimenticabili. «L’outfit indossato da Morgan nasce da un concetto di libertà e anticonformismo collegato ed opposto a quello di barriere morali e sessuali innalzate da un’epoca, quella in cui viviamo, a mio parere eccessivamente contraddittoria. Condividiamo su piattaforme online a disposizione di chiunque scene intime dell nostra sfera personale ma, allo stesso tempo, nella vita reale tendiamo spesso ad innalzare barriere alimentate da diversità di genere e sessualità che opprimono la mia sensibilità sia di mente creativa ma soprattutto di essere umano. Tutto ciò l’ho tradotto, sinteticamente, in un completo in pelle con una tecnica di stampa particolarmente all’avanguardia chiamata inject-print, sponsorizzatami da un’azienda eccelsa nel settore pelletteria e moda, la Lanzara Concerie di Solofra. Punto focale dei miei lavori è, infatti, la promozione dell’artigianato e savoir faire italiano nel contesto globale, così come la valorizzazione delle mie radici, della mia terra natale, l’Irpinia. Il tutto con uno sguardo etico e strettamente personale su quelle che sono tematiche contemporanee a me particolarmente care».

A raccontarci questi dettagli è Manuel Calabrese, la mente del brand LeManuel, giovane stilista e designer irpino creatore del completo indossato dal cantante. Partito da Contrada subito dopo il diploma di scuola superiore e approdato a Firenze per studiare all’Accademia Italiana di Arte, Moda e Design, Calabrese ha poi conseguito la laurea al Polimoda Fashion Institute, vincendo nel frattempo diversi riconoscimenti di settore e venendo selezionato per diversi show e workshop.

 

Dopo un’esperienza lavorativa come assistente di produzione alla collezione con Craig Green al Pitti Uomo di Firenze, e la vittoria come “Italian Best Designer” ai ModaPortugal Award 2019, Manuel è volato al Bunka College di Osaka, in Giappone, scelto come designer ospite per un corso di specializzazione. Ed è proprio nella Terra del Sol Levante che gli è giunta la notizia che Floriana Serani, la fashion stylist di Morgan, aveva opzionato una sua creazione per i giorni sanremesi dell’artista.

Dopo qualche giorno, la sorpresa spulciando le stories di Instagram: il completo firmato LeManuel è stato indossato da Morgan non per una “semplice” serata al Teatro Ariston, ma per le riprese del video che accompagna ufficialmente il release del brano: «Quando l’ho saputo sono rimasto letteralmente senza parole! Nel mondo del design si tende spesso ad interrogarsi: sto lavorando bene ? La mia personalità traspare? Vorranno indossare quella creazione? Queste e tante altre domande continuamente si ripropongono. Sapere che un artista del calibro di Morgan, con il suo background, con la sua importanza nella storia della musica italiana e la sua personalità irriverente e iconica, abbia scelto una mia creazione per quella che è una canzone con un testo meraviglioso, mi ha semplicemente tolto il fiato, mi sento meravigliosamente orgoglioso».

Se avesse potuto scegliere, il titolare del brand LeManuel avrebbe poi amato l’idea di vestire personalità come David Bowie o John Lennon, «ma mi “accontenterei” anche dell’attore Keanu Reeves l’attore o del dj Dixon. Tutte personalità di un certo spessore individuale nel contesto globale».

Ma cos’è che piace a Manuel Calabrese del mondo della moda e lo ha spinto a farne la sua professione? «La moda al giorno d’oggi si sta elevando – ancora più che in passato – ad una particolare e sottile forma di propaganda di messaggi socio-culturali o artistici, ed è una comunicazione che mi interessa molto. Ma pima di ogni altra cosa, vedo nella moda una naturale forma di traduzione ed espressione delle mie sensazioni più intime. Il tutto, collegato anche ad un’esperienza che ho maturato come danzatore, si svolge esclusivamente intorno quella che può essere definita probabilmente come una forma di celebrazione della bellezza sconfinata di un corpo».

Calabrese è sinceramente convinto che un designer, «così come ogni altro tipo di artista, debba avere un occhio di riguardo su quelli che sono gli eventi della nostra società, e occuparsi di temi come sostenibilità, etica, politica, cultura e molto altro. È un nostro dovere, come nuova generazione di professionisti, portare attenzione su tutto ciò, per poter cercare di cambiare questo mondo a modo nostro e creare speranza. C’è tanto di cui parlare, e i miei vestiti dovrebbero farlo al mio posto: raccontare una storia, una prospettiva, un punto di vista, e non essere solo capi fini a se stessi».

La sua ambizione più grande? «Oltre a quella di trovare me stesso in questa costante variante che è la vita, sicuramente quella di essere considerato attraverso le mie creazioni come un mezzo di autocelebrazione per tutte quelle persone che, nel mondo d’oggi, ci tengono davvero ad essere libere e fiere di se stesse e, perché no, a diventare qualcuno di affermato nel proprio settore». Per spulciare le altre creazioni di Manuel Calabrese basta seguirlo su Instagram: «Al giorno d’oggi i social sono la piattaforma più adeguata a condividere i propri lavori e crearsi una schiera di seguaci. IG (lemanuel_) è quello che in particolar modo preferisco, arriva a chiunque in questo mondo, nessuno escluso: è un mezzo universale!». Proprio come la moda.

Rosaria Carifano

Giornalista nonostante tutto, autrice per caso. Insegno danza e cerco cosa abbiano in comune un corvo e una scrivania.

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