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Maraia: ‘Eolico è sviluppo, ma solo se non distrugge i territori’

Sono consapevole, vivendo in un’area geografica compresa tra province di Avellino, Benevento e Foggia, che l’eolico incontrollato può diventare un serio problema non soltanto per il clima, ma anche, nel piccolo, per le comunità locali. L’eolico, soprattutto nel Meridione, è divenuto una delle principali fonti di energia pulita, ma, troppo spesso, i Comuni che ospitano i parchi eolici non riescono a beneficiarne in termini di ritorno economico e di energia. Non a caso, al fine di imprimere una svolta, giorni fa presentammo un emendamento al disegno di legge Clima n. 1547, nel quale prevedevamo benefici per i Comuni che ospitano parchi eolici in termini di contributi economici e di energia prodotta, oltre l’istituzione di un Fondo Nazionale per il Reddito Energetico, finanziato con una quota dei predetti contributi“.

Lo ha detto il deputato del M5S, Generoso Maraia, durante lo svolgimento delle interpellanze urgenti alla Camera. La sua è una replica al Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Roberto Morassut

Si consideri – ha detto Maraia – che molti Comuni meridionali ospitano parchi eolici che hanno vulnerato paesaggi e agricoltura, con pale di notevole altezza installate il più delle volte in maniera intensiva e senza adeguati controlli da parte delle amministrazioni locali, più delle volte interessate soltanto a favorire singole imprese o privati. A titolo esemplificativo di come una cattiva gestione dell’eolico possa recare danni ai territori, voglio rendere esempio dello scempio paesaggistico ed ambientale perpetrato ai danni una delle più belle oasi WWF in Italia meridionale, quella di Conza della Campania, letteralmente assediata da parchi eolici fatti insediare in maniera selvaggia ed in spregio di territori e di popolazioni. Ricordo, ancora, come fu un’alta concentrazione di pale eoliche su un’altura a favorire lo smottamento che diede origine, anni fa, alla frana di Montaguto. Evento che divenne di rilievo nazionale, in quanto determinò il blocco di una strada statale e del vicino tratto ferroviario. Senza considerare, in aggiunta, le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto società di gestione dell’eolico nella zona dell’Alta Irpinia. Tutto ciò, sintomo di una attuale, macroscopica, mancanza di una legiferazione organica ed esaustiva in materia di eolico.

Il Green New Deal annunciato da questo Governo ha tutto il nostro sostegno, e, proprio in tale prospettiva programmatica, riteniamo che l’energia eolica possa divenire un vero e proprio motore di sviluppo soltanto se a beneficiarne sono i Comuni e le comunità locali, anche nel solco di quel principio della funzione sociale dell’iniziativa economica e della proprietà, espressi nella nostra Costituzione agli artt. 41 e 42″.

IrpiniaPost

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