Generoso Maraia, prima volta a Sant’Angelo dei Lombardi dopo il successo elettorale del 4 marzo. Il deputato pentastellato trova una buona platea, tra questi c’è chi sta lavorando a una lista per le amministrative del 10 giugno. Ambiente e sviluppo i temi principali.
Maraia, il Movimento favorirà la formazione di una lista?
Beh, dobbiamo ricordare che i termini per una certificata M5S sono scaduti da un po’. Come deputati non mettiamo il cappello a chi vuole impegnarsi nelle liste per le amministrative. Ma di sicuro non saremo un ostacolo per gli attivisti che vogliono impegnarsi nelle comunità.
Lista civica per forza di cose, sembra di capire.
Il nostro obiettivo in realtà è sempre la lista certificata, perché nel civismo si nasconde spesso la vecchia politica. Ma siamo a Sant’Angelo e io confido molto nella autogestione locale. Se quindi gli attivisti stanno costruendo una squadra… ben venga. Da parte nostra nessuna sorta di commissariamento oppure forzature.
Per Sant’Angelo e per l’Alta Irpinia i temi sono svariati nel breve e nel medio termine. Da dove intendete cominciare come Movimento?
Due le macro-aree: sanità e ambiente senza sottovalutare la problematica occupazionale che resta sempre in primo piano. Sull’ambiente una scelta ben precisa. Da Roma ci concentreremo sull’agricoltura, io faccio parte della commissione e si cercherà di organizzare un tipo di lavoro che renda protagonisti gli attori del territorio. E’ vero che molte misure sono di competenza regionale, ma solo con una forte azione del governo centrale si possono affrontare le emergenze come quella del prezzo del grano duro che è crollato: è solo un esempio.
L’ambiente come si difende?
Se in queste terre fossero piantate colture non ci sarebbero discariche o impianti eolici. Nelle regioni virtuose non si verificano disastri. Solo valorizzando si protegge il territorio.
Lei è di Ariano, che come Sant’Angelo ha perso il tribunale. Qualche speranza di riottenere qualcosa nell’ambito Giustizia?
Noi non vogliamo generare speranze illusorie, con proclami su ipotetiche riaperture in Alta Irpinia e sul Tricolle. Ma visto che il potenziamento di Avellino e Benevento non c’è stato, dobbiamo immaginare forme alternative per i territori lasciati senza il palazzo di giustizia, magari qualche servizio per i cittadini. Delocalizzando.
Progetto pilota, come vede questo percorso oggi? Immaginate di partecipare attivamente?
Per adesso, e lo abbiamo fatto in campagna elettorale, possiamo rilevare come su alcuni temi come la sanità i documenti del progetto e quelli della regione vadano in contrasto. In generale gli amministratori dovranno fare molta più attenzione ai bisogni della gente.
M5S come stimolo per gli amministratori?
Sono qui anche e soprattutto per questo. E per ribadire come si possa creare sviluppo dalle tante potenzialità, penso all’Abbazia del Goleto, a forme di turismo religioso. Non dico che bisogna campare di questo ma una piccola fetta si. Siamo in grado di creare economia? I problemi ci sono ma pure i punti di forza. Da Roma possiamo fare, ma moltissimo deve essere pensato qui.
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