Alla conferenza congiunta di questa mattina, organizzata da Cgil, Uil e Ugl, ha risposto questo pomeriggio la Cisl. Il sindacato guidato da Mario Melchionna, infatti, ha deciso di percorrere in solitaria la strada che porta alle regionali non mancando, però, di analizzare il momento politico inviando una lettera ai candidati per elencare le proposte del sindacato.
“Abbiamo avanzato delle proposte a tutti i candidati – ha spiegato Melchionna – non abbiamo fatto l’elenco delle richieste o delle vertenze, abbiamo preferito raccomandare loro di applicare una politica sana che abbia al centro l’interesse dei cittadini a partire da una sanità più efficiente e a costi ridotti, maggiori servizi alla persona, riduzione delle tasse, mantenimento e creazione di nuovi posti di lavoro ed assistenza agli anziani. Si tratta di questioni che portiamo avanti da anni e che la politica conosce bene. Resta il fatto – aggiunge il leader della Cisl – che la buona politica resta un miraggio. In pochi si sono mossi per riconquistare la fiducia della gente, più spesso lo hanno fatto per riconquistare la poltrona”.
Due strade differenti, dunque, quelle intraprese dalla Cisl e dal resto delle parti sociali:” Non so se è giusto dire che il sindacato è diviso. Noi andiamo avanti con una nostra strategia mantenendoci distanti dalla politica, con i nostri contenuti. Sinceramente, non sono interessato a quel che fanno gli altri”.
Piuttosto diplomatico il numero uno della Cisl Irpinia-Sannio quando gli viene chiesto di rivelare chi preferirebbe tra Caldoro e De Luca:” Farei una sintesi tra i due – risponde -. Sono entrambi convincenti. Caldoro fa l’elenco delle cose che ha fatto, del disastro che ha trovato in Regione e di quanto impegno ha messo per risanarne l’amministrazione. De luca vuol fare cose che non sono state fatte con decisionismo e convinzione. Hanno programmi condivisibili e simili, bisognerà capire se sapranno rispettarli”.
Intanto continuano ad essere drammatici i dati diffusi dell’osservatorio del sindacato per il mese di aprile. “La situazione non buona – spiega Melchionna -. A Benevento c’è il 19 % di disoccupazione, il 18% ad Avellino, quella giovanile di attesta al 50%. C’è stato un rallentamento della cassaintegrazione dovuto, però, al blocco dei decreti per la cassa in deroga. Sul piano dell’occupazione non c’è nessun segnale significativo. Nei primi mesi del 2014 è stato registrato un lieve aumento dei contratti a tempo indeterminato ma, sostanzialmente, si tratta della regolarizzazione dei vecchi contratti a tempo determinato o part time. Per capire se il jobs act porterà novità – spiega – bisogna aspettare il prossimo trimestre. Non ci sono segnali di ripresa, dunque, ad oggi, al Centro per l’Impiego di Avellino ci sono ancora 84 mila iscritti”