Fattoria Rosabella sbarca all’Expo 2015. Un altro importante traguardo raggiunto dall’azienda di Montella, dopo aver ottenuto la stella Foodies di Gambero Rosso ed aver vinto il primo premio nell’ambito della Prima Mostra dei Formaggi di Montagna italiani. Oggi (mercoledì 16 settembre) Fattoria Rosabella ha portato nella cornice dell’Esposizione Universale di Milano i formaggi dell’Irpinia. Un appuntamento di rilevanza internazionale imperdibile, grazie al quale Montella e l’Irpinia tutta hanno potuto mostrare al mondo le proprie eccellenze. Fattoria Rosabella ha portato all’attenzione del pubblico dell’Expo i caciocavalli probiotici, ma anche i nuovi importanti traguardi raggiunti nel settore lattiero-caseario grazie a sperimentazioni di grande importanza come, ad esempio, la standardizzazione del siero innesto per la produzione di caciocavalli podolici dell’azienda agricola “Adamo Addesso” e il riutilizzo del siero destinandolo all’allevamento del bestiame.
Presso il Padiglione Eataly si è discusso proprio di questi argomenti nell’ambito del progetto Interform – “Interventi tecnologici per l’innovazione e la diversificazione della produzione di formaggio bovino in Irpinia”, inserito nel Programma di Sviluppo Rurale della Campania 2007-2013 – Misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e forestale”. Un progetto che nasce dalla volontà di riunire le competenze presenti sul territorio per far fronte alle nuove sfide che caratterizzano il settore lattiero-caseario e, in particolare, per assicurare una produzione di formaggi variegata sotto il profilo sensoriale, fedele alla tradizione dei territori di provenienza e, allo stesso tempo, attenta ai temi della sostenibilità ambientale. Il progetto ha previsto l’azione sinergica tra aziende agricole di allevamento e produzione casearia e due enti di ricerca: Azienda Agricola “Savoia Mara” di Roccabascerana, soggetto capofila del progetto, Azienda Agricola “Adamo Addesso” di Montella, Fattoria Rosabella di Montella, Istituto di Scienze dell’Alimentazione – CNR di Avellino, e Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise.
Il progetto si propone di innovare la filiera lattiero-casearia irpina e di incrementare la competitività dei suoi formaggi, stabilizzando la produzione di caciocavallo podolico, preservandone al contempo i suoi tratti peculiari e la sua consolidata identità territoriale. Inoltre attraverso il progetto è stata sperimentata l’introduzione di siero residuo alla caseificazione, con l’obiettivo di migliorare la quantità di latte prodotto, diminuire il costo di smaltimento dei reflui e le ricadute sull’impatto ambientale. Si è anche proceduto alla produzione di nuovi formaggi dal valore nutrizionale/salutistico potenziato, con la sperimentazione di nuove tecnologie, per ampliare aree di mercato ed offrire prodotti ad elevato valore aggiunto.
Il progetto “Interform” è stato presentato all’Expo di Milano con un confronto sul tema “Le nuove sfide del settore lattiero-caseario in Irpinia”, con gli interventi di Roberto Mazzei, direttore tecnico Fattoria Rosabella, Mara Savoia, Azienda agricola Savoia, e Gilberto Soriano, ad di Fattoria Rosabella. A seguire una degustazione di caciocavallo probiotico di Fattoria Rosabella, formaggio probiotico “lattica” di latte di pezzata rossa e caciotta stracchinata dell’azienda “Savoia Mara”.
Fattoria Rosabella proseguirà poi il proprio impegno nella promozione dei formaggi irpini nell’ambito di Cheese 2015, evento internazionale promosso da Slow Food e in programma a Bra (Cuneo) dal 18 al 21 settembre. L’azienda di Montella porterà le sue produzioni nella kermesse dedicata alle eccellenze nel mondo del formaggio e delle produzioni casearie e sarà presente nello stand del progetto Interfom in Piazza Carlo Alberto – BI 10, nell’ambito della collettiva promossa dalla Regione Campania, oltre ad essere protagonista domenica 20 settembre, alle ore 11, alla degustazione guidata promossa dall’Onaf, sul tema “I formaggi dell’Irpinia tra tradizione e innovazione”.