La cascata artificiale del Ponte della Lavandaia a Montella è una non cascata. La siccità persistente degli ultimi mesi e i prelievi acquedottistici lungo il corso del fiume Calore hanno completamente asciugato il corso idrico nel tratto a valle dei monti Picentini (nelle foto in basso la cascata domenica 8 luglio e in primavera).
Domenica pomeriggio lo scenario che si presentava allo sguardo di chi transitava lungo il ponte era inequivocabile. Il letto del fiume Calore è percorribile a piedi fino a pochi metri dal muraglione che genera il salto dal quale un tempo veniva azionato un mulino. La parete è asciutta, tranne lo scolo di un rivolo d’acqua pari a quello di un rubinetto casalingo; il pozzo naturale formatosi ai piedi della cascata è stagnante, paludosa ed emana cattivi odori. Inutile dire che non c’è traccia di pesci. Anche a monte il fiume Calore è ridotto a un rigagnolo pressoché fermo e in più tratti attraversabile a piedi.
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