IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

La sorpresa è la tempistica, perché il nome di Antonio Ziviello per provare a dare continuità a Montellalibera era già noto. In ogni caso il vicesindaco si presenta con largo anticipo ai cittadini, lo fa con tanto di sede elettorale. E in vista della sfida per le amministrative scrive: Inizia un’altra affascinante sfida e avventura. Ringrazio gli amici del movimento di Montellalibera per aver riposto fiducia in me e mi auguro che saprò ricambiare al meglio questa scelta: di certo ci metterò tutta la mia passione, il mio impegno, il mio sacrificio, il mio attaccamento nei confronti di Montella. E sarò onorato di rappresentare quelle migliaia di persone che ho incontrato lungo il cammino di questi 5 anni passati, che mi hanno spronato, che mi hanno incoraggiato, che hanno creduto nel nostro lavoro e anche che ci hanno criticato quando abbiamo commesso qualche errore. Sarò come sempre in prima linea a battermi per ciascuno di loro con responsabilità, lealtà e senso del dovere. La squadra che ha sostenuto per dieci anni il sindaco Ferruccio Capone dovrebbe riproporsi con alcuni consiglieri uscenti, come l’assessora Virginia Della Polla e Diego Romaniello. Per l’altra metà della lista si parla di candidati completamente nuovi: giovani professionisti.

Il centrosinistra invece sarà uno o trino come cinque anni fa? Ecco una domanda del momento. Vigilia della vigilia, fase di formazione degli schieramenti perché per le liste c’è tempo. Di sicuro c’è movimento. In casa Pd, dopo le dimissioni del segretario Luigi Carfagno, resta l’idea di allargarsi al centro tenendo presente un ex sindaco come Salvatore Vestuto o ex assessore come Salvatore Palmieri. Gli incontri tra i dem proseguono per trovare convergenze, Rino Buonopane è un papabile per la candidatura a sindaco. Uno o trino? Sì perché il dimissionario Luigi Carfagno non ha intenzione di lasciare la scena politica. E stesso discorso per il gruppo degli ex socialisti oppure per Carmine Musano. Da tenere in considerazione esponenti della opposizione di questi cinque anni come Michele Brandi, politicamente lontano dal Pd ma lontanissimo dalla maggioranza uscente. Il centrosinistra può essere uno, trino. Ma potrebbe semplicemente sdoppiarsi o spezzettarsi. E una parte, anche gli ultimi tre nomi, potrebbe finire nel gruppone civico che si sta costituendo. All’interno esponenti di centrodestra o indipendenti, volti conosciuti e aspiranti new entry. Enrico De Simone, Roberto Mazzei, Valerio Dragone, Flavio Lombardi. Ha partecipato a qualche riunione anche lo stesso Brandi. Non si parla ancora di candidato sindaco, ma sarebbero in molti ad aspirare alla carica.

L’incognita è la Lega, che a meno di grosse sorprese non dovrebbe presentarsi autonomamente ma potrebbe mettere in una squadra qualche nome o appoggiare ufficialmente un candidato. Dove? Non in casa Pd. Non nella civica, perché la civica non sarebbe più tale coi salviniani dentro anche se l’ispirazione e la storia di vari nomi resterebbero di centrodestra. Magari con Montellalibera. A meno che dal listone civico non si sfili qualche scontento che guarda a destra e nasca altro. A quel punto sarebbe il centrodestra a diventare trino.