IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Faccia a faccia questa mattina, dopo settimane di polemiche, tra il direttore generale dell’Asl Avellino Maria Morgante e il comitato dei sindaci per la sanità. Il confronto con le cinque fasce tricolori (Paolo Foti per Avellino, Domenico Gambacorta per Ariano Irpino,  Michele Vignola per Solofra, Rosanna Repole per Sant’Angelo dei Lombardi e Marcello Arminio per Bisaccia) si è concluso un po’ a sorpresa con un’apertura al dialogo della manager.

Nodo del contendere è l’atto aziendale dell’Asl che, secondo i primi cittadini, danneggerebbe gli ospedali di Solofra e Sant’Angelo dei Lombardi, in particolare. Ma resistenze si registrano pure sul fronte arianese e nei giorni scorsi persino il sindaco di Bisaccia aveva alzato la voce chiedendo la riapertura, nell’ormai ex nosocomio “De Guglielmo”, del pronto soccorso. Si era parlato anche di ricorso al Tar da parte di Solofra e Sant’Angelo.

“E’ stato un incontro positivo, che avremmo dovuto tenere già molto tempo fa. Abbiamo rivisto l’intero atto aziendale e ognuno ha espresso le proprie perplessità in vista di un nuovo aggiornamento”, ha commentato la dg Morgante. “L’atto aziendale – ha continuato – è legato ai numeri del decreto 33 e da questi non si sfugge per l’organizzazione. Abbiamo perso 53 strutture complesse, 16 negli ospedali e 37 nel territorio, che è stato particolarmente penalizzato. Ora, a parità di numeri, mi aspetto una proposta dai sindaci che sottoporremo alla Regione”.