“In questi ultimi giorni, si vanno diffondendo notizie sul potenziamento della rete ferroviaria che deve collegare le zone interne con Salerno. L’elettrificazione e la conseguente velocizzazione della rete che collega Benevento-Avellino con Salerno è di fondamentale importanza per questi territori che consentirebbe loro di uscire da un isolamento a cui i recenti tagli ai servizi avevano condannato”. Così il segretario provinciale Filt Cgil, Luca Napolitano.
“In tal senso stanno partendo gli studi tra Regione e RFI su come intervenire per realizzare questa opera strategica. Per questa organizzazione sindacale – aggiunge – questa decisone è pienamente condivisibile e da tempo auspicata. Questa è stata una priorità che in ogni occasione è stata ribadita da questa categoria, quasi sempre da sola, trovando puntualmente interlocutori sordi a questa necessità del territorio.
Il comunicato
Si è sempre ritenuto che mettere in connessione zone interne e la costa, sfruttare la retroportualità nel Solofrano-Montorese, che renderebbe le tratte più veloci e di conseguenza più competitive e creare un collegamento della città capoluogo sull’alta velocità e alta capacità per il trasporto di persone e merci. Con la creazione di una struttura logistica a supporto dell’area industriale in termini di Cdu (Centro di Distribuzione Urbano) per fornire servizi alle imprese e di razionalizzazione logistica delle merci e semilavorati per le aziende presenti nell’area di Pianodardine e per il settore del Commercio anche in considerazione del possibile recupero dell’adiacente Stazione Ferroviaria in termini di trasporto/smistamento merci, creando poli e centri di formazione di eccellenza, come l’Università del Sannio e Fisciano, nonché le preziosità artistiche, culturali, religiose, paesaggistiche e le produzioni tipiche dei territori in questione, fosse cruciale per la crescita e lo sviluppo delle comunità interessate.
Dal mondo dei trasporti arrivano nel contempo altre notizie non proprio in linea con quanto sta succedendo nel trasporto pubblico locale a livello nazionale ed europeo e contraddittorie rispetto a quanto asserito fino ad oggi in Regione Campania. Inoltre si ufficializza qualcosa che da qualche tempo si sussurrava nei palazzi napoletani e cioè lo spacchettamento della ex-EAVBUS con trasferimento dei servizi del bacino Beneventano e Comiziano alla A.Ir tramite la sua partecipata CTI/ATI.
Immancabilmente da sola questa O.S. da tempo ha denunciato questa paradossale incongruenza rispetto a quanto sta accadendo in tutta Italia dove si procede all’affidamento dei servizi tramite gara ad un unico gestore. In Campania, al contrario, si procede con lo spezzatino! Si è chiesto ai vertici A.Ir., in un recente passato, se questo corrispondesse al vero ottenendo risposte vaghe e dilatorie. Si sono espresse perplessità sulle conseguenze organizzative ed economiche di una scelta del genere sulla tenuta della stessa A.Ir sulla quale si scaricherebbero problematiche occupazionali, inefficienze del parco rotabile e carenze infrastrutturali. C’è necessità di chiarezza e di conoscere comprensibilmente le modalità dell’operazione. Il punto fermo e il fondamento di questa categoria, in questa vicenda, come in tante altre, è sempre sarà la salvaguardia della società A.IR e tutela e garanzia dei lavoratori ex-EAVBUS. Su questo – conclude la nota – si vogliono risposte concrete dall’Ente e dalle aziende interessate”.