Rifiuti e quindi anche salute nel Consiglio provinciale di lunedì mattina. In primo luogo il nodo Valle del Sabato, in cui insistono ecoballe e in cui le preoccupazioni sull’aumento dei tumori sono all’apice. A tal proposito è stato approvato un documento. La Provincia recepisce le sollecitazioni dei cittadini della Valle del Sabato a prestare attenzione alle attività produttive che si svolgono a Pianodardine e alla gestione dei rifiuti. E allora Palazzo Caracciolo si impegna a sollecitare la regione Campania ad esprimersi al più presto in merito alla richiesta di Irpiniambiente prot. N. 9407 del 10 agosto. A sollecitare l’Asl a effettuare indagini epidemiologiche, le autorità copetenti a istituire il registro dei tumori. Altro impegno è quello di effettuare rlievi ambientali seri e autorevoli. Ovviamente molto dipenderà dalla Regione. Magari le risorse per poter installare una centralina di monitoraggio del’area. Ma dovrà essere la Regione a rimuovere le ecoballe. E l’Asl ad effettuare uno screenig sui cittadini resdenti nelle zone limitrofe per monitorare il loro stato di salute.
In tutto ciò l’operato di Irpiniambiente viene valutato positivamente. 6 centri di raccolta e tre operativo. Nello specifico, ha ricordato il capogruppo Pd Stefano Farina, quattro impianti di servizio: selezione a Montella, Stir a Pianodardine, discarica di Savignano e impianto compostaggio a Teora. Lo Stir di Avellino lavora al 50% delle potenzialità e Teora ha un impianto per 6 mila tonnellate annue che secondo molti si potrebbe ottimizzare. E difatti in questo senso andavano le richieste di Luigi Tuccia, consigliere provinciale e vicesindaco di Atripalda. Decongestionare la Valle del Sabato e rivolgersi anche al sito di trasferenza di Flumeri e Teora.