Non fa moltitudini di parole, Ciriaco De Mita. Questa volta parla da sindaco e zittisce i suoi oppositori con una nota stringata e pungente, nel suo stile.
“Forse la minoranza per esistere inventa problemi. Le ville erano e rimangono due. Chiunque abbia buonsenso dovrebbe capire che le coperture sono funzionali ai lavori da fare. Se chi non ha pensiero ha bisogno di parlare, potremo dire che ha fiato da sprecare”.
Quale sarebbe il problema? La vecchia villa comunale, risalente al 1893, è oggetto di attenzione da qualche mese perché al centro – oltre che delle polemiche – di un progetto di riqualificazione che abbraccia buona parte del centro storico. Un progetto che costa qualche milione di euro, sottolineavano ad aprile i consiglieri di “Nusco futura” che avevano pure organizzato una raccolta firme. Furono trecento a salvaguardia degli alberi secolari e contro l’unione delle due ville.
Su Facebook nacque anche il gruppo “Giù le mani dalla villa comunale” considerata un pezzo della storia nuscana. “Nusco non è proprietà di nessuno” e “chi ha progettato non conosce Nusco”, si legge all’interno della piazza virtuale.
Il sindaco in un recente consiglio comunale aveva aperto la strada a possibili varianti in corso d’opera. Nei giorni scorsi Lucio Molinario aveva chiesto a nome della minoranza definitiva chiarezza. Ora la precisazione di De Mita attraverso una nota che forse metterà fine alla polemica.
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