Per adesso la notizia è il deposito in Comune di un documento con cui si chiede chiarezza. I consiglieri di opposizione Lucio Molinario e Giovanni Marino si rivolgono all’ente guidato da Ciriaco De Mita per sapere se lo stesso Comune sia stato informato da Asl, Arpac oppure dalla Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio su eventuali ritrovamenti sotto l’area della ex Ocevi Sud. La fabbrica è nella parte alta dell’area industriale di contrada Fiorentino: da tempo in una spirale di crisi, chiusure, cambi di proprietà. Ma che c’entrano l’Asl e l’Arpac con le belle arti? Niente, perché il documento dei due esponenti di minoranza è più che altro un dubbio.
Ci sono stati dei lavori di scavo per riqualificare la struttura che si sono interrotti improvvisamente. E la minoranza ha raccolto voci discordanti. Si parla di materiale inquinante ma anche del ritrovamento di reperti antichi, questa ultima sarebbe una notizia bellissima. Voci dal tenore opposto, appunto. E per adesso niente denunce ed esposti. Molinario e Marino – foto in alto – attendono risposte dal Comune e indirettamente dagli enti chiamati in causa. In realtà ci sarebbe anche l’Asi. Nell’ipotesi peggiore il caso riporterebbe alla memoria l’affaire Iato: i rifiuti interrati anni fa, la zona bonificata ma secondo alcuni non del tutto. Ma lo stesso Marino dice di non voler creare allarmismo e aspetta. Forse è troppo presto per parlare di un nuovo caso sospetto sulle colline di Fiorentino. Però meglio pretendere subito certezze, hanno pensato i due. Intanto l’area industriale di Nusco-Lioni finisce sotto i riflettori per lo scontro all’interno della Sirpress. Qui parliamo di lavoro, lo stesso lavoro che hanno perso gli operai della ex Ocevi. Nulla è collegato. Asl e Sovrintendenza, Ocevi e Sirpress. Ma il fatto che se ne parli è un punto di partenza. O meglio, di ripartenza. Il dibattito sulle aree industriali è stato praticamente assente nell’ultima campagna elettorale.