Si chiama “Occhi randagi Montella” il gruppo fondato da Irene Pizza e Elvira Volpe attivo in particolare sul territorio montellese e nei dintorni allo scopo di ridurre il numero dei randagi e prendersene cura. Assieme a Titti, Maria, Elena, Ilenia, Mina, Annalisa e Laura, si danno da fare per contenere un problema non di secondo piano chiedendo alle istituzioni maggiore controllo del territorio e sanzioni per chi commette reati, ma pure sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’abbandono di animali domestici e assistenza veterinaria in casi di urgenza.
“Purtroppo nella nostra società sono ancora troppi quei soggetti che, ignorando la legge, pensano che un animale possa essere maltrattato, abbandonato, rinchiuso, avvelenato o addirittura impiccato a un albero; i nostri volontari – spiegano – si scontrano ogni giorno con l’ignoranza e l’indifferenza, per questo si chiede maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Le strutture ospitanti sia pubbliche che private ormai sono al collasso. Inoltre importantissimo è il lavoro sul “campo” perché i cani continuano ad essere abbandonati soprattutto in mezzo alle campagne. Spesso vengono addirittura avvelenati”. Il loro impegno consiste nel dare un riparo all’animale abbandonato, cibarlo e fornirgli le cure necessarie; in una seconda fase si lavora per farlo adottare. “La scelta di vivere con un cane o un gatto – precisano – è molto impegnativa e deve essere ponderata con responsabilità”. Per chi volesse sposare la causa o avere maggiori informazioni, Occhi Randagi Montella è su Facebook.
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