Ocevi Nusco. Rientra la protesta, restano i dubbi sul futuro

“Lunedì si ricomincerà a lavorare, la protesta per adesso è rientrata”. L’assessore alle Attività produttive del Comune di Nusco, Enzo Natale, alla fine di due giornate intense è parzialmente ottimista. Perché dal 2010, quando a Nusco sbarcò il gruppo “Cellino Grugliasco Torino”, gli alti e bassi alla ex Ocevi Sud non sono mai mancati. Sei anni nei quali, prima grazie al fitto e poi per l’acquisto del ramo di azienda, la fabbrica dell’area industriale ASI Nusco-Lioni ha più volte dovuto fare i conti con prospettive tutt’altro che rosee.

L’operazione di rilancio della fallita Ocevi Sud, che la nuova proprietà dell’ingegner Fabrizio Cellino avrebbe dovuto innescare, nei fatti non si è mai realizzata appieno. Già a fine 2013 per consentire la stabilizzazione di circa 40 lavoratori a tempo determinato, alla OCM si mise mano agli stipendi bloccando l’aumento salariale per due anni.

 

Nonostante le difficoltà però la fabbrica altirpina ha continuato a impiegare 98 dipendenti nella realizzazione di macchine industriali e di movimento terra, successivamente di componenti per il settore ferroviario. Facendo ricorso alla cassa integrazione o magari ritardando i pagamenti. Proprio come accaduto in questo inizio 2016. Giovedì e venerdì i lavoratori capeggiati dalla Ugl hanno così protestato davanti ai cancelli dello stabilimento, in vista della visita della proprietà. Chiedevano gli stipendi arretrati (e per i quali ieri sarebbe stato raggiunto un accordo), ma chiedevano soprattutto certezze sul loro futuro.

Il malcontento serpeggia da mesi tra i lavoratori. Lo scorso maggio s’era registrata la perdita delle commesse Volvo Komatsu e la notizia aveva immediatamente fatto gridare alla necessità di riconversione della produzione aziendale. Una riconversione che ad oggi non sembra essere più la soluzione privilegiata dai Cellino, pronti piuttosto a delocalizzare parte della produzione nell’est Europa. Le tute blu torneranno in fabbrica lunedì con la promessa di ottenere presto il pagamento degli arretrati e un grande punto interrogativo circa il domani. Cercheranno di saperne di più venerdì alle 12.00 quando l’amministratore delegato dell’azienda piemontese dovrebbe essere ascoltato in commissione regionale Attività produttive. Della partita dovrebbero essere anche gli assessori Amedeo Lepore e Sonia Palmeri, oltre ai sindacati e le Rsu.

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