Il Partito Democratico parla ai circoli dell’Alta Irpinia. E’ una fase di campagna elettorale molto particolare, soprattutto per i candidati che già vengono dal Parlamento. Così Luigi Famiglietti e Valentina Paris alle prese con i tour tra militanti e simpatizzanti. Domenica è stata la volta di Andretta, Aquilonia e Calitri (nelle foto). L’obiettivo è spiegare i provvedimenti portati a termine. E allora la legge sui piccoli comuni, sulle ferrovie turistiche, la stessa strategia per le aree interne, il progetto pilota per l’Alta Irpinia, i bandi come Resto al Sud: sono alcuni passaggi dei deputati. L’ex sindaco di Frigento si concentra pure sulle infrastrutture, così come aveva fatto ad Avellino alla prima uscita pubblica dopo la candidatura. Alta Velocità, Lioni-Grottaminarda. “Opere che saranno realtà a breve – dice – mentre onestamente non ho ancora capito i grillini che posizione abbiano sullo sviluppo infrastrutturale, vitale per le aree interne“. Poi l’impegno per Calitri. “Mi sono impegnato personalmente con Lele Orsini di Federlegno per rilanciare la Fiera di Calitri puntando sul settore dell’arredamento, vista la presenza di vere e proprie eccellenze del settore“.
La Paris sprona l’Alta Irpinia del Pd. “Io qui vedo passione. Lo ammetto, in questi anni abbiamo parlato più di noi stessi, come partito. Ma adesso è tempo di ascoltare e di costruire l’Irpinia da qui a venti anni“. Questo, secondo la parlamentare che corre nel proporzionale Avellino-Benevento, non è possibile farlo “con chi semina odio e paura“.
Con loro la presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, Carlo Iannace e Giuseppe Di Guglielmo. La prima “in campo per lavorare e per non consegnare l’Italia e l’Irpinia alla destra o all’approssimazione dei 5Stelle”. Il tour elettorale è un momento di ascolto e a Calitri parlano iscritti e cittadini. Così Gerardo Vespucci non si scompone sul voto dei dem nel collegio altirpino. Giuseppe De Mita? “Magari può essere un momento di unità nel centrosinistra“, fa il preside. Qualche volto dei centristi pure si è visto nella bella location calitrana, sala ex Rossini. In generale resta la convinzione che il Governo uscente abbia iniziato a lavorare per il Sud come nessun altro negli ultimi decenni. Lo dicono tutti, da Iannace alla D’Amelio. “E sarebbe un peccato non dare continuità all’esperienza del centrosinistra“, è la sintesi degli interventi.