Sembra incredibile, o forse no perché il fatto ha i suoi motivi. Per la riapertura completa della ferrovia Avellino-Rocchetta ci saranno anche quattro osservatori dal Trentino. Da un territorio che fa milioni di turisti ogni anno e che vanta centinaia di chilometri tra sentieri, piste ciclabili e percorsi ferroviari appunto. Solo che la ferrovia irpina non è ancora completata, lo sarà a partire dal 26 e 27 maggio, ed è già tra le prime in Italia per rapporto tra corse e numero di passeggeri. Fenomeno? Caso di studio? Sta di fatto che le prime corse sono già sold out, le prenotazioni fioccano pure da fuori regione. Di curiosi e appassionati, per ora…
Di corse ce ne saranno 26 all’anno come minimo, ha annunciato il direttore di Fondazione Fs, Luigi Cantamessa Armati. L’uomo che guidò il primo treno dopo la chiusura, da Rocchetta a Calitri nei giorni dello Sponz, partecipa con il consueto entusiasmo alla presentazione della Avellino-Rocchetta. E stavolta si può mettere il nome del capoluogo davanti perché si partirà proprio da lì, da Avellino. E questa strada ferrata si trova pur sempre tra Napoli e Bari, dunque i passeggeri potrebbero non mancare mai. Vuoi vedere che stare in questa parte di Sud ha i suoi vantaggi se si pensa in grande?
D’accordo, i dubbi sulla riuscita di tutte le corse restano. Non ci sentiamo ancora di celebrare il fenomeno turistico, di pensare che possa portare sviluppo e visitatori, denari e pernottamenti. Però come spesso si è detto molto dipende dal territorio stesso. Dunque non si può non evidenziare come qualcuno si sia attrezzato a dovere per accogliere i passeggeri. Un’azienda vitivinicola ha già predisposto le navette per accompagnare i turisti nella propria tenuta e riportarli indietro per riprendere la locomotiva. That’s the way…
In conferenza stampa nel carcere borbonico di Avellino erano presenti gli attori principali del treno o trenino che dir si voglia. La presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, il direttore di Fondazione Fs come detto. La sovrintendente ai beni culturali Francesca Casule. E ancora le associazioni come In Loco Motivi, con Pietro Mitrione. Poi la Coldiretti il direttore Salvatore Loffreda.
“Non è stato un lavoro semplice – ha detto la D’Amelio -. Però è una bella soddisfazione. Da anni premiamo perché questa ferrovia venisse aperta, all’opposizione in Regione e nell’attuale legislatura. Ho chiesto questo impegno a De Luca e abbiamo rispettato i tempi. E’ una bellissima giornata. Questo ci permetterà di ragionare sule vie del vino e coinvolgere Santuari e la zona di Calitri-Conza. Può essere un volano per un turismo di qualità. L’importante è che i sindaci, le associazioni e i produttori restino sempre attivi nel pensare agli eventi. Inoltre come Regione stiamo preparando un bando molto interessante per l’utilizzo e la ristrutturazione delle stazione. Saranno le vetrine per il territorio“.