Nella vetrina di Matera 2019 capitale europea della cultura, ci sarà anche il borgo irpino di Castelfranci. Non sarà soltanto una presenza fisica, fatta di stand e brochure. Castelfranci e Matera hanno presentato un progetto che vedrà le due comunità fianco a fianco in un gemellaggio: di crescita, di studio, di scambio. Il filo conduttore è la gestione dell’acqua e in generale del paesaggio. I mulini di Castelfranci, l’ingegneria idrica della città dei Sassi, per dirne una. Il protocollo d’intesa è stato formalizzato venerdì mattina nel Comune irpino. C’era Paola D’Antonio, assessora materana e delegata Unesco. Con il sindaco Generoso Cresta e il consiglio comunale di uno dei luoghi del vino in Irpinia. La partnership vede pure un ruolo attivo dell’Università della Basilicata, per far nascere percorsi di approfondimento.
“Non era semplice per un piccolo comune ma ce l’abbiamo fatta. Ci aspettiamo coinvolgimento e siamo certi della bontà di questa intuizione“. Così il sindaco di Castelfranci, Generoso Cresta. Che a margine del convegno aggiunge: “Mi dispiace che l’Area Pilota Alta Irpinia non abbia formalizzato un’intesa con Matera, che non si sia presentata come unico soggetto per un gemellaggio. Sarebbe stato un fatto positivo per tutta l’area. Matera 2019 avvicina le zone interne al mondo, è una grande occasione. Come Alta Irpinia dobbiamo osservare tutto ciò che viene costruito intorno a noi. Abbiamo molto in comune con la Basilicata”. E in generale sulle aree interne: “Non è sufficiente che lo Stato o la Regione mettano i fondi. Sono le comunità locali che devono attivarsi a prescindere. C’è tanto da valorizzare. Sta a noi sindaci stimolare gli imprenditori locali“.
Paola D’Antonio: “L’occasione di Matera sarà molto simile a quella di Expo. Stavolta però la vetrina è soprattutto per le aree interne e per il Mezzogiorno. Non sappiamo quando sarà un prossimo evento del genere, quindi daremo il massimo impegno. Oggi siamo felicissimi di questo scambio con Castelfranci, terra di vini e tradizioni“. Oreste Ciasullo, coordinatore regionale Anci Campania Piccoli Comuni e segretario regionale Aiccre, molto soddisfatto dell’iniziativa: “La valorizzazione delle zone interne passa anche la cultura degli scambi e i gemellaggi rappresentano un veicolo indispensabile per lo sviluppo”. Da Vincenzo Gambale e Giovanni Boccella, delegati a Cultura e Gemellaggi del Comune Irpino, una riflessione sul ruolo delle aree interne. È il secondo a dire: “Bene la strategia iniziata con Fabrizio Barca, ma senza fondi si fa poco. E allora spetta alle comunità muoversi dal basso e la giornata di oggi lo dimostra“.