“Congresso provinciale entro la fine di marzo. Mi sono stufato di parlare di tessere, guardiamo ai programmi“. Questo il pensiero espresso dal commissario del Partito Democratico irpino David Ermini che martedì sera ha incontrato a via Tagliamento i coordinatori dei circoli di tutta la provincia. Un confronto necessario ad analizzare i risultati del voto dello scorso 4 marzo che in Irpinia hanno visto il Pd fermarsi a poco più del 15%. Percentuale ben al di sotto agli standard di una provincia da anni considerata una roccaforte dei democratici, travolti anche qui dell’onda pentastellata. Nessuno irpino eletto in Parlamento nel centrosinistra: basta questo dato a restituire le dimensioni della sconfitta.
Oltre tre le ore di discussione: presente più del 50% dei circoli provinciali. Con loro, pur senza intervenire, i due deputati uscenti Valentina Paris e Luigi Famiglietti, la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio e qualche sindaco.
Al termine della riunione, nonostante non tutti i segretari fossero d’accordo (in particolare quelli di alcuni Comuni al voto come Lauro e Sant’Angelo dei Lombardi), ma pure pezzi di Pd della città di Avellino, come l’area dei festiani e quella dei decariani, Ermini ha ribadito che da domani sarà al lavoro per celebrare il congresso provinciale entro marzo. “Ho intenzione di celebrare l’assise prima delle Comunali, qui c’è bisogno di un lavoro profondo. Una parte del partito non vuole celebrare il congresso perché il tempo è troppo ristretto? Non si preoccupino, il tempo lo troveremo“, ha dichiarato.