La segretaria del circolo Pd di Bagnoli Irpino entra nell’assemblea regionale del partito, ma si parla soprattutto dei manifesti affissi in paese dopo le primarie del tre marzo. “Gli elettori Pd di Bagnoli ringraziano tutti i simpatizzanti del centro-destra che hanno partecipato alle primarie contribuendo alla riuscita di uno dei pochi momenti di democrazia del paese”. Basta poco perche la foto faccia un giro su Facebook, in primis sulla pagina Irpinia Paranoica. D’accordo che le primarie siano state aperte a tutti, ma un ringraziamento palese agli elettori di centrodestra suscita un bel po’ di sana curiosità.
Il problema è che quel manifesto non sembra arrivare dalla sezione locale, segretaria Giuseppina Di Crescenzo. Quest’ultima chiarisce (politicamente) la sua posizione ufficiale sul testo martedì mattina. Leggi: Bagnoli, la segretaria Pd: “Volantino diffamatorio, invito le Autorità a far luce”
Tutto lascia pensare a uno scherzo. Innocente o meno si vedrà (Il manifesto ha solo il logo Pd e nessun riferimento ufficiale alla sezione bagnolese). Sta di fatto che il clima politico-amministrativo a Bagnoli non sia dei migliori. La stessa Di Crescenzo, eletta in una lista di centrosinistra guidata dall’attuale sindaca Teresa Di Capua, si è già allontanata dalla maggioranza. All’opposizione uno schieramento di centrodestra. Forse il manifesto alludeva a un presunto avvicinamento tra la Di Crescenzo e la squadra di minoranza. Forse altro, magari si tratta di uno sfottò al Pd.
Qualcuno intanto fa notare come siano state rilevanti le schede nulle alle primarie, segno di elettori non militanti. Nulla di illegittimo in una competizione aperta a chiunque versasse 2 euro per inserire la scheda nell’urna. Per la cronaca ha vinto Maurizio Martina. E per l’assemblea regionale, dove in lista correva anche la Di Crescenzo, il più votato è stato Umberto Del Basso De Caro. Un trenta per cento di schede nulle o bianche nella prima contesa. Più contenuta la percentuale di nulle e bianche per la seconda, dove comunque quasi un elettore su cinque ha espresso un voto non valido.