Amministrative Avellino, continua il totonome. E il consigliere regionale Maurizio Petracca smentisce le voci sulla sua probabile candidatura a sindaco del capoluogo: “sono lusingato dalle sollecitazioni che vengono da più parti, ma come ben sapete faccio il consigliere regionale quindi ho un ruolo, in questo momento, che non contempla la doppia funzione”. Sulla riorganizzazione dei Popolari, il presidente della Commissione Agricoltura della regione Campania ha dichiarato: “Noi siamo aperti a tutti, ovviamente a tutto il fronte democratico, senza creare un indistinto che non ha funzionato nella scorsa campagna elettorale. Tutti coloro che condivideranno un programma per la città potranno dialogare con noi”.
Nessun patto, ma anche nessuna rottura, mentre Del Giudice chiude le porte a Festa e Cipriano. “Al momento non esistono patti con nessuno, ma un avvio di programmazione sulla quale si troveranno le intese. Non vorrei porre veti, quando avremo un programma definito, potremo confrontarci con gli altri. Nessuna rottura con Del Giudice – afferma infine Petracca – anche se non lo sento da mesi. Non ho da rompere niente con nessuno. Né con lui, né con l’onorevole De Mita con il quale ho ottimi rapporti”.
Dal Pd, Rosetta D’Amelio: “Il partito, a differenza di altri, non parla con Tweet, fa i congressi, porta gente in carne ed ossa a votare e sta eleggendo il segretario nazionale con primarie aperte. Mi sembra si stia organizzando in maniera positiva, sperando che ritorni ad essere un partito che abbia radicamenti, che creda sì nella modernizzazione della politica, ma che riparta anche dalle persone in carne ed ossa, dai circoli. Se ci sarà un nome condiviso che potrà dare risposte alla città di Avellino, non dovrà essere per forza del Pd, ma si sceglierà un nome che potrà vincere, anche aprendosi alla società civile”.