“La possibilità di vincere c’è assolutamente, i sondaggi come ha detto qualcuno servono a far arricchire i sondaggisti. Il Pd sarà il primo partito in Italia e lo sarà nettamente in Irpinia. Siamo fiduciosi, siamo sempre stati sul territorio”. Maurizio Petracca parla dalla sede del partito nella conferenza di presentazione dei candidati. Con lui Carlo Iannace (che corre nell’uninominale per il Senato), Rosetta D’Amelio e Caterina Lengua (nel proporzionale per la Camera).
Il consigliere regionale subito all’attacco: “Di Rotondi non c’è traccia in Irpinia di da 30 anni, lo abbiamo visto solo a qualche funerale ed è chiaro che sposti tutto sul piano nazionale. Dice ‘Meloni, Meloni’. Non vorrei vederlo girare con una parrucca bionda. Ma la partita è tra me e lui – continua Petracca – parliamoci chiaramente. Una partita tra due candidati, uno che lavora, vive e continua a fare politica qui… e uno che non si vede da 30 anni. Rotondi per arrivare in Alta Irpinia deve chiedere informazioni a qualcuno o usare il tom tom”. E sempre su Rotondi: “Un cattolico che accosta il suo impegno a quello della fiamma tricolore missina ha davvero molta fantasia, per non dire che non ha alcuna credibilità”.
Candidato per Palazzo Madama, Carlo Iannace: “La mia è una storia e un impegno pubblico da sempre con il centrosinistra. Sono di Benevento, ma sono cresciuto professionalmente ad Avellino. Pratico da anni tutte le mulattiere della provincia. So raggiungere qualsiasi posto più di quanto si possa pensare. Questo per dire che ho sempre parlato alle persone, le conosco bene e intendo rappresentarle. Resto al servizio delle persone. Poi si può essere diversamente utili in tanti modi: come legiferare sul piano sociale e come medico, per tutelare le classi più bisognose”.