La piazzetta antistante palazzo Scola, a Trevico, da questa mattina porta il nome del celebre regista Ettore Scola, nato nel 1931 nel piccolo borgo della Baronia, tetto d’Irpinia con i suoi 1094 metri.
L’intitolazione della piazza di via Roma, dove probabilmente il maestro del cinema scomparso a inizio 2016 vide un film per la prima volta, è avvenuta alla presenza del fratello Pietro Scola, del sindaco Nicolino Rossi, della presidente dell’associazione IrpiniaMia, Maria Raffaella Calabrese De Feo, della presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio e del vicegovernatore Fulvio Bonavitacola. Grazie a una deroga concessa dal ministero dell’Interno qualche mese dopo la morte del regista, Trevico non ha dovuto attendere dieci anni prima di onorare così il suo illustre cittadino.
Con la cerimonia di questa mattina si è così chiuso un cerchio. Ristrutturato dopo il sisma del 1980, il palazzo nel 2003 venne donato dalla famiglia Scola al Comune di Trevico perché lo utilizzasse per iniziative socio-culturali. Oggi il paese restituisce quella generosità omaggiando il regista di “C’eravamo tanto amati” e “Trevico-Torino, viaggio nel Fiat-Nam”, storia di Fortunato Santospirito, giovane trevicano che come tanti partì per andare a lavorare negli stabilimenti Fiat in Piemonte.