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Pishing: i carabinieri di Caposele smascherano truffatore

I Carabinieri della Stazione di Caposele hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un 26enne di Napoli, ritenuto responsabile di truffa e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento. L’attività d’indagine condotta dai Carabinieri prende spunto dalla denuncia sporta dalla vittima alla quale il malvivente inviava una mail, fingendo di essere un incaricato di un istituto di predito, invitandola ad utilizzare un link per aggiornare credenziali e dati personali, procurandosi fraudolentemente le credenziali della sua carta di pagamento. Quindi accedeva abusivamente nella home banking della vittima effettuando, a suo favore, un postagiro dell’importo di circa 2.500 euro. Attraverso una serie di accertamenti i Carabinieri sono risaliti all’identità del presunto responsabile, già noto alle Forze dell’Ordine per analoghi reati portati a termine grazie alle sue competenze tecniche, dopo essersi appropriato di dati e password delle vittime residenti in svariati comuni dell’Italia.

 

LA COMUNICAZIONE DELL’ARMA – Molti avranno certamente ricevuto qualche strano SMS o mail con richiesta di comunicare i dati per favorire una pseudo “verifica” in atto da parte della banca o dalle Poste. L’Arma invita a diffidare da queste mail poiché certamente si tratta di tentativi subdoli di rubare letteralmente i dati personali. Questa tipologia di mail è detta “Phishing”, termine che tradotto dall’inglese in italiano vuol dire letteralmente “pescare”. Ed è quello che i truffatori tentano di fare per accaparrarsi i dati segreti che i correntisti detengono. In Italia i tentativi di raggiro sono stati effettuati verso i clienti di Poste Italiane e dei maggiori gruppi e Istituti Bancari, per cui è importante che tutti gli utenti prestino la dovuta attenzione.

Queste comunicazioni hanno l’aspetto di una vera e propria mail che la banca o Poste Italiane potrebbe inviare a favore di una “verifica” dei dati. L’obiettivo del testo è quello di invogliare l’utente a comunicare i propri dati che, però, non giungono al proprio istituto, ma a criminali che sfruttano le informazioni per prosciugare i risparmi. Quindi è molto importante prestare le dovute attenzioni: le Banche e le Poste Italiane non effettuano mai la richiesta di dati sensibili tramite mail perché optano per vie di comunicazione dirette e meno soggette a truffe. Pertanto, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, invita i cittadini a sporgerne immediata denuncia qualora si ricevi tale tipo di mail.

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