Con 524 voti favorevoli, la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità la mozione sulla salvaguardia, la valorizzazione e lo sviluppo delle aree interne, rurali e montane. La mozione impegna il Governo ad adottare le iniziative necessarie a realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato del Paese, costruendo un quadro giuridico di sviluppo delle aree interne, rurali e montane mediante specifiche politiche nazionali incentrate sulle esigenze di tali territori puntando decisamente ad un modello di sviluppo sostenibile basato sulla green economy.
Così Enrico Borghi, primo firmatario della mozione su aree montane: “Con l’approvazione delle mozioni su montagna, aree rurali e interne alla Camera, che mi hanno visto primo firmatario della mozione della maggioranza, l’Aula di Montecitorio ha saputo guardare e individuare risposte per tutto il Paese. A partire dal Partito Democratico, e altre forze politiche, abbiamo evidenziato la necessità che la politica, le istituzioni democratiche, sappiano dare risposte alla coesione del Paese, alla ricerca del bene comune che non riguarda solo le zone rurali e montane. Dopo anni, questi temi sono tornati al centro di due sedute della Camera, con l’intervento di molti Colleghi e di due Ministri. È un segnale politico che non va certo sottovalutato e al quale dovranno seguire altri segnali, concreti e decisivi per i territori, percepiti delle comunità. Su questo confermo il mio impegno personale e quello di tutto il Partito Democratico“.
La mozione prevede ulteriori impegni per generare un’accelerazione nella fase di spesa delle risorse europee e nazionali disponibili, in particolare quelle previste per le 72 aree pilota individuate dalla Strategia nazionale per le aree interne come l’Alta Irpinia. Si prevedono anche meccanismi premiali per le aree più virtuose.
Francesco Todisco, delegato di De Luca per le aree interne: “La sintonia con il lavoro che stiamo facendo a livello regionale, a partire dalle candidature di nuove aree della nostra regione a essere incluse nella strategia nazionale, è un fatto positivo. Così come è positivo che su queste aree il dibattito nazionale e l’attività del Ministro per la Coesione territoriale si stia togliendo quel manto di separatezza che non fa bene loro. Il presupposto essenziale è comprendere che queste aree sono un’opportunità di sviluppo armonico per l’intero Paese“.