“Avellino ha bisogno solo di un po’ di attenzione, di amore. Io amo questa città e mi auguro che gli avellinesi l’ameranno come me”. L’avvocato Nello Pizza, candidato a sindaco per il centrosinistra, punta alle piccole cose nell’appuntamento inaugurale del suo comitato elettorale in Corso Vittorio Emanuele, 250. “L’idea di ripartire da una città che viva il quotidiano è nata tra amici, e poi è stata condivisa da tante persone. La mia candidatura – si difende dagli attacchi avversari – non è frutto di un accordo tra Mancino e De Mita. Oltre ad averli conosciuti personalmente solo all’inizio di questo percorso, c’è un dato oggettivo che rende paradossale l’idea dell’accordo, quello di non aver mai fatto politica”.
Il sindaco sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, “che poi è la stessa che governa la Regione Campania, un’aggregazione politica quindi già esistente e che funziona” ha sottolineato Pizza, si dice pronto ad assumersi ogni responsabilità in merito a risultati sia postivi che negativi. “Una coalizione plurale, diversificata. De Luca, Bonavitacola, Todisco, Petracca, D’Amelio, tutti rappresentanti regionali con cui c’è un rapporto diretto e che sono convinto sapranno essermi vicini nel corso di questa esperienza”.
Al centro del programma che l’avvocato intende approfondire punto per punto nel corso della campagna elettorale, il recupero di un buon rapporto tra cittadini e amministrazione comunale, con un sindaco pronto a motivare i dipendenti comunali e a scendere tra la gente “i cittadini devono sentirsi di nuovo parte di una comunità. Per questo vorrei introdurre una delega alla quotidianità, trattandosi di un rapporto che deve passare attraverso i consiglieri comunali. Ma voglio esserci anche io tra la gente, magari istituendo un incontro con cadenza settimanale con i cittadini per conoscerne problemi ed esigenze”. Nelle idee di Pizza anche quella di creare una piattaforma digitale per segnalare problemi e mancanze, e avere risposte dirette dall’amministrazione.
Tra gli obiettivi, restituire il decoro alla città. Con maggiore attenzione al verde pubblico, il ripristino dell’ufficio manutenzione e l’affidamento della gestione delle aree verdi a privati che possano garantirne un livello costante di pulizia. “Tutti hanno diritto a rilassarsi senza troppi divieti” ha detto Pizza -. “Quella della Città giardino, giusta o sbagliata, era già una idea. Ripartiamo da quella, dalle cose buone che sono state fatte e correggiamo gli errori, ma senza guardare troppo indietro e pensando al futuro. Va garantita ai parchi pubblici una manutenzione quotidiana. Pensiamo al parco di piazza Kennedy, il comune non ha le risorse per poterlo custodire, per cui si potrebbe immaginare di affidare la gestione della struttura commerciale al suo interno ad un privato”. Collaborazione tra pubblico e privato anche per il parco Manganelli che potrebbe diventare una vera struttura per gli sportivi. “Si tratta di aree che vanno messe a reddito – ha spiegato – per renderle proficue per il Comune, oltre che fruibili da associazioni e cittadini”.
Nello Pizza prevede, accanto alla cura degli spazi pubblici, anche livelli di sicurezza maggiori, “con presidi mobili soprattutto in alcune zone della città e il potenziamento della polizia municipale”. Oltre che una mobilità meno faticosa: “Tante le strade pedonalizzate, ma senza aree di parcheggio non valgono. Il progetto approvato per il Mercatone porterà oltre 250 posti a centro città, ma non reputo una scelta felice quella di rinunciare al parcheggio in piazza Libertà”. Sulla metropolitana leggera, ha dichiarato “ha senso solo se riusciamo a garantire corsie preferenziali. Ci libereremo se possibile dei pali, riprendendo la prima idea di metropolitana”.
“I grandi contenitori come Villa Amendola, l’asilo Patria e Lavoro, l’ex Gil – ha aggiunto Pizza -, dovranno essere rivalutati. L’asilo Patria e Lavoro come officina della cultura per i più piccoli e Villa Amendola come vetrina dell’enogastronomia irpina e location per promuovere eventi e corsi di formazione”. Tra i punti elencati nel programma, attenzione anche al commercio, con una rivalorizzazione del centro storico “Avellino ha una storia fondata sul commercio che negli ultimi anni ha perso. Provvederemo all’istituzione di un tavolo che restituisca un ruolo da protagonista ai commercianti”.
Sulle risorse per la realizzazione delle varie opere: “Dove troviamo le risorse? Puntare sulle piccole cose vuol dire anche avere piccoli costi, per cui si tratta di idee credibili e condivisibili. La ricerca delle risorse non deve diventare un alibi per non fare nulla”.