“I nostri competitor non sono in Liberi e Uguali. Ma il voto a sinistra è quello per Potere al Popolo. I primi si disgregheranno il 5 marzo, le storie di chi ne fa parte sono troppo diverse. Sono un pezzo di sinistra uscito dal Pd, ma che pure ha votato provvedimenti che vanno in direzione opposta alle politiche che noi proponiamo“. Roberto De Filippis chiama la Sinistra altirpina da Sant’Andrea di Conza. E’ il paese d’origine della candidata alla Camera nel collegio uninominale Elisena Iannuzzelli.
L’avvocatessa 34enne vuole restare, o meglio tornare in Irpinia, anche dopo le elezioni del 4 marzo. “L’esperienza di Potere al Popolo è solo all’inizio ma i risultati saranno buoni, ne sono convinta“, ci racconta nella sua prima campagna elettorale da protagonista. “Io qui voglio creare una rete di associazioni che siano presenti sui problemi ogni giorno. Per fare questo – ammette – c’è comunque bisogno di un riscontro elettorale, che otterremo. Fanno di tutto per sfiduciarci, dicendo che siamo il solito partito di Sinistra che poi scompare. Ma no – ribadisce – non scompariremo dopo il 4 marzo. Soprattutto in Irpinia abbiamo bisogno di stare con la gente perché adesso 70 anni di Democrazia Cristiana sono veramente troppi“.
C’è ottimismo per i due candidati, il primo corre nel proporzionale. E si nota un certo entusiasmo tra quegli attivisti che si stanno muovendo nonostante mezzi limitati. “Però se a livello nazionale avessimo avuto la visibilità di cui hanno goduto i tre principali blocchi politici in questi cinque anni, il nostro sarebbe stato un progetto da doppia cifra. Ne abbiamo prova ogni giorno, ad esempio quando facciamo volantinaggio, per l’interesse che riscontriamo verso il nostro programma. L’unico anti liberista“, aggiunge De Filippis. Chi sono e che propongono? Molti sostenitori, e i candidati stessi, vengono dal mondo ambientalista irpino. Dai movimenti No Triv per esempio. O contro l’eolico selvaggio, in prima fila c’è Michele Solazzo. E a Sant’Andrea sono sostenuti anche da esponenti dell’associazione Io voglio restare in Irpinia, al tavolo Maria Laura Amendola.
La proposta per un soggetto politico appena nato non può che restare sogno, per forza di cose. Ma quantomeno Potere al Popolo in chiave irpina potrebbe porsi, o imporsi, come sentinella del territorio su determinate tematiche. Giovani, ambiente, mondo operaio. Ne parla per esempio Massimiliano Voza, candidato al Senato nel collegio salernitano ed ex sindaco di Santomenna. “Perché votarci? Perché l’inciucio tra centrosinistra e centrodestra ha portato solo disastro. Noi poi partiamo dal basso. Operai, giovani e precari sono le priorità assolute. Insieme alla difesa del nostro entroterra. Le montagne bruciano e franano perché le classi dirigenti non usano le risorse che i territori meriterebbero. Potere al popolo si pone per costruire una rete di diritti, una connessione sentimentale col popolo come diceva Gramsci”.