Categories: Spettacoli e cultura

Presentato il Calendario Di Meo 2016, Massimo Listri a Mosca

Un evento incantevole ha alzato il sipario sulla presentazione dell’edizione 2016 del Calendario Di Meo. L’ormai consueto appuntamento mondano volto a presentare il datario d’arte, quest’anno ambientato a Mosca e firmato dall’artista-fotografo Massimo Listri, ha accompagnato gli ospiti in un un viaggio indietro nel tempo fino all’epoca raccontata da Lev Tolstoj nell’immortale “Guerra e Pace”, romanzo che dà il titolo al quattordicesimo lavoro ideato e curato da Generoso e Roberto Di Meo. Un party indimenticabile che ha avuto luogo nell’incantevole e scenografico Museo della Guerra Patriottica 1812 affacciato sulla storica Piazza Rossa.

Il viaggio tra memoria, storia, cultura e sapori si è aperto con un’accoglienza da favola. Il parterre di ospiti internazionali giunti a Mosca per l’occasione è stato infatti accolto dai rintocchi dei tamburi suonati da militari in abiti d’epoca. Soldati che sembravano in tutto e per tutto emersi dall’imperituro romanzo tolstoiano, e che hanno scortato le signore al guardaroba e all’interno dei saloni museali intrisi di riferimenti napoleonici e resi ancor più suggestivi dai tanti personaggi in abiti storici che hanno animato la serata. Vere e proprie controfigure che si sono mischiate coi tanti prestigiosi ospiti che hanno partecipato all’evento seguito con attenzione anche dai media russi per la presenza di volti noti della televisione come Ivan Urgant, Sophie Shwevardnaze e Irina Shradrina. Non sono mancate la presenza della politica russa con la candidata alle presidenziali nel 2004, Irina Chakamada e della finanza con Tatiana Paramonova. A rappresentare l’aristocrazia Tobie de Monspey, i gemelli Kostantin e Dmitry Smirnof, e Mikail e Alexandra Orlov che hanno fatto gli onori di casa con il principe iraniano Ab Ferman-Fermaian. Tra gli altri Russi noti: Sergey Ivantsov, Irina Nikitina della fondazione Olympus, la soprano Svetalana Kasyan e Ivan Rubin. Con loro Aimone di Savoia Aosta, Stefano Pavoncelli, Olga Strada, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Mosca, Teresa Mavica, direttrice della Fondazione Vittoria, e Anton Belov direttore della galleria Garage di proprietà di Dasha Zukova compagna del Re Mida della cultura Roman Abramovich e Olga Sviblova, direttrice del museo d’arte contemporanea MAMM, nonché tra le donne più eleganti di Mosca. Politica, aristocrazia ma anche tanto jet set Andrea Petr, dei Conti Lucchesi Palli da Vienna, del Marchese Giuseppe Paternò di San Giuliano, di Vittoria Odescalchi, Giulio e Assia Grazioli, Benedetta Lignani Marchesani, Federico e Beatrice Gargallo di Castel Lentini, Giovanni Notarbartolo di Sciara, Francesca Riario Sforza, Jonata De Rosa di Villarosa, Carla Alverà, Francesco e Giulia Serra di Cassano, Olivia Mariotti, Cesare Cunaccia, Alberil e Audrey de Montgolfier, Januaria Piromallo, Coralie Hardouins di Belmonte, Ludovica Grisi della Piè, Blasco Notarbartolo, Carlo e Francesca de Gregorio Cattaneo di Sant’Elia, Enrico Quinto, Patrizia Lefebvre d’Ovidio, Maurizio Paternò di Montecupo, Adriana Sartogo, Franco Rendano, Lorenzo Matacena e Giorgia Abeltino, Stella Leonetti, Antonella Camerana, Alberto e Enrica Sifola, Maria Fernanda Stagno D’Alcondres, Tommy e Margherita Wirz, Oliver Rothschild, Annapaola Brancia d’Apricena, Andrea Preti, Antonio e Marò Mottola di Amato, Federica de Gregorio, Maria Djuric, Francesca Pini e Andrea Preti tra i tanti.

La serata, svoltasi sotto la sapiente regia di Anton Karetnikov, ha preso il via con un benvenuto speciale da parte di Fekla Tolstoj, la pronipote dello scrittore russo, che ha introdotto il tema del nuovo Calendario Di Meo, partendo dal significato della parola “Mir” (“Vojna i Mir” il titolo in lingua originale del romanzo). Una parola che può essere tradotta con il significato di “pace”, ma che nella lingua russa ha anche il senso di “vita sociale”. Un termine che giunge di strettissima attualità in riferimento ai tragici attentati di Parigi, citati proprio per sottolineare l’importanza dello scambio culturale tra i popoli per scongiurare derive terroristiche. Nelle parole di Fekla Tolstoj si è infatti enfatizzato il bisogno dell’Europa di stare in stretto contatto con la Russia, al fine di consolidare quello spirito di fratellanza e libertà che, con la cultura, è l’unica risposta alla paura e alla guerra.

Un contatto tra popoli e culture che si è poi concretizzato con l’elegante buffet arricchito da specialità locali ma anche da mozzarelle e risotti nostrani, il tutto accompagnato dai prestigiosi vini dell’Azienda Di Meo. L’Italia e la Russia sono tornate così a unirsi nell’abbraccio di sapor che ha avvicinato la ricchezza dei prodotti locali come caviale e vodka, con il meglio della tradizione enogastronomica made in Italy, prima di dar vita a una chiusura a ritmo di ballo, divertente epilogo di una nuova grandiosa festa, in pieno stile Di Meo.

IrpiniaPost

Recent Posts

Concorso Bacco e Minerva 2024, cinque podi per la Scuola enologica di Avellino

L’Istituto Tecnico Agrario ‘F. De Sanctis’ di Avellino sale cinque volte sul podio nella cerimonia di…

4 giorni ago

Villanova del Battista, pestano automobilista: in tre nei guai

Sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Zungoli i tre soggetti che…

4 giorni ago

Cassano Irpino: due liste, Vecchia per il quarto mandato

Due liste, Cassano Vecchia Passione e la Coccinella-Cassano, per il mandato numero quattro di Salvatore…

6 giorni ago

Morra De Sanctis: Fiorella Caputo sfida Di Sabato

Due liste a Morra De Sanctis. Nel borgo altirpino la sfida è tra l'uscente Vincenzo…

6 giorni ago

Montella, la partita Buonopane-Cianciulli

Il sindaco uscente e presidente della Provincia, Rino Buonopane, prova il bis a Montella. Contro…

6 giorni ago

Sant’Andrea di Conza, sfida a due D’Angola-Vigorito

Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola tenta il quarto mandato. Nel 2019 non aveva avversari, questa…

6 giorni ago