Nasce il coordinamento delle Amdos e Amos irpine. Alla conferenza di presentazione si è parlato di prevenzione e dell’importanza di fare rete per diffonderla e avere un dialogo con enti e istituzioni, quali Asl e ospedale Moscati, che affiancano le associazioni nel supporto ai pazienti oncologici. “Pur rimanendo autonome – ha spiegato Angela Cresta, vicepresidente del coordinamento e presidente dell’Amos Paternopoli -, le Amdos e Amos irpine vogliono essere un interlocutore unico per intensificare il dialogo e la collaborazione con le istituzioni territoriali e avere una presenza maggiore nel percorso di cura e riabilitazione della donna e del malato oncologico. Partecipando, come abbiamo fatto negli ultimi dieci anni, alle politiche sanitarie e riducendo il distacco che talvolta si crea tra il cittadino e la struttura sanitaria. Ma anche per iniziare a confrontarci con le associazioni a livello nazionale e implementare progetti e iniziative”.
In sala, tutte le presidenti delle Amdos e Amos irpine che hanno aderito al coordinamento. Alcuni medici e molte volontarie che collaborano con le associazioni nelle giornate di prevenzione organizzate su tutto il territorio irpino. “Il sostegno delle volontarie vale tanto nel percorso di cura della donna che subisce un intervento al seno – ha sottolineato Maria Luisa Rossi, presidente del coordinamento e dell’Amdos Forino -. Perché le stesse volontarie, nella maggior parte dei casi, sono donne operate al seno che riescono a dare forza, tranquillità e fiducia a chi sta affrontando la malattia. La prevenzione ha fatto passi da gigante, arrivando a coinvolgere fasce di età più giovani, anche al di sotto dei 18 anni”.
Il lavoro svolto dalle Amdos e Amos è supportato da diversi medici specialisti, tra cui il senologo Carlo Iannace che ha voluto fortemente la presenza di queste associazioni in una provincia particolarmente colpita dal problema oncologico: “E’ importante la presenza e la testimonianza di queste associazioni sul territorio. Il coordinamento significa anche crescita della prevenzione. Anche l’Asl sta lavorando bene con lo screening mammografico, e questo vuol dire che è sempre più alto il numero di persone che effettua controlli”.
Presente anche il dottor Giuseppe Rosato, ex presidente dell’Ordine dei medici di Avellino, che ha da sempre affiancato le associazioni di prevenzione in rosa: “Il volontariato è un punto importante nella prevenzione. Che le associazioni si uniscono e sono ancora più vicine all’Asl e all’Azienda ospedaliera è una buona notizia per tutta l’Irpinia. La valanga rosa – ha proseguito l’ex manager del Moscati, riferendosi alla Camminata Rosa che le Amdos e Amos irpine organizzano da qualche anno a settembre per sensibilizzare alla prevenzione – scavalca i confini provinciali, arrivando a quelli regionali e nazionali. Una dimostrazione di quanto si può fare insieme. Sono molto legato a queste associazioni perché ho iniziato a collaborare con loro per la prevenzione, per quanto riguarda il Piano diagnostico terapeutico assistenziale che il dottore Iannace ha portato poi al Pascale di Napoli durante un importante convegno regionale. La prevenzione deve basarsi su 3 momenti importanti. Innanzitutto il volontariato, poi la formazione e l’informazione. Mettendo insieme queste tre cose vediamo che le persone si avvicinano sempre più alle strutture e con maggiore consapevolezza”.