La Rete a difesa delle fonti d’acqua del Mezzogiorno si è rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e al presidente della Camera Roberto Fico per tentare di bloccare al privatizzazione dell’Eipli, L’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia. E con essa la privatizzazione dell’acqua.
L’articolo 24 del decreto Crescita, infatti, completerebbe il processo di liquidazione dell’Eipli e legittimerebbe la costituzione di una società per azioni con il trasferimento alla stessa di tutte le risorse, umane e strumentali dell’ente. Nella società entrerebbero il ministero dell’Economia e delle finanze, mentre alle Regioni Campania, Puglia e Basilicata verrebbe data la possibilità di partecipare.
La Rete chiede così di “fermare la gigantesca privatizzazione dell’acqua d’Europa, prevista dal cd decreto crescita, che viola il referendum 2011 per l’acqua pubblica“. All’appello, è scritto in una nota, aderiscono già numerose organizzazioni: Pax Christi, associazione Peppino Impastato, casa memoria Felicia e Peppino Impastato onlus, agende rosse Campania, Libera: nomi e numero contro le mafie (Campania), Tavola per la pace, fondazione Univerde, istituto Ispa, No eolico selvaggio (Bisaccia) coord. naz. No triv, No Tap (Brindisi), Stop biocidio, mobilitazione acqua Gran Sasso, ass.ne Radio aut per l’antimafia sociale, Napoli città di pace, Federconsumatori Campania, Medicina democratica Livorno e Val di Cecina, V.a.s. verdi ambiente e società (Napoli), rete campana per la Civiltà del sole e della biodiversità, Amd-associazione per il meridionalismo democratico, associazione Greenfeel, associazione Sud, Charta di Melfi, Autonomia meridionale ai movimenti politici meridionalisti, Cmi-confederazione movimenti identitari, Meridionalisti democratici. Tra i primi firmatari a titolo personale: Paolo Maddalena (vice presidente emerito della Corte costituzionale), Giovanni Impastato, Alfonso Pecoraro Scanio, Rosario Trefiletti.