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Progetto Alta Irpinia, ‘conclave’ a Calitri: 6 giorni per decidere

Tutti presenti, con le sole eccezioni di Bagnoli Irpino (commissariato) e ovviamente Nusco. L’Aventino dei sindaci del Progetto pilota Alta Irpinia va in scena a Calitri. E’ qui che nel pomeriggio di martedì si tiene la prima riunione post polemiche dello scorso sabato, la riunione per guardarsi in faccia tra fasce tricolori e decidere come superare l’impasse dopo il duro scontro con il presidente Ciriaco De Mita (leggi qui). Porte, anzi palazzo chiuso alla stampa. All’uscita la versione concordata parla di un nuovo incontro, da tenersi lunedì alle 17.30 ancora in terra calitrana, con un solo punto all’ordine del giorno: la costituzione dell’organismo associativo. Ma con invito pure al sindaco di Nusco.

“Su volontà dei presenti si è dato mandato al sindaco di Calitri di convocare una nuova assemblea. Ci sono sensibilità diverse al nostro interno, intendiamo rispettarle. Non avevamo mai avuto però finora una riunione così partecipata”, riferisce Rosanna Repole per Sant’Angelo dei Lombardi. “Scavalcare De Mita non ci interessa, e neppure creargli un contraltare. Siamo preoccupati della circostanza che ci sono scadenze e questioni di grande attualità sulle quali dobbiamo pronunciarci“, aggiunge il sindaco di Cairano Luigi D’Angelis.

Nessun ribaltone da parte di vecchi e nuovi dissidenti, insomma. La questione tecnica sembra prevalere su quella politica. La necessità di accedere quanto prima ai bandi del Psr per i primi 10 milioni di euro destinati all’agenzia forestale, gli impegni per l’azienda zootecnica e le opportunità del Recovery, dove le aree interne hanno un fondo dedicato, spingono per il superamento del protocollo con il quale si diede vita nel 2015 alla Città dell’Alta Irpinia. Un progetto politicamente ambizioso, ma monco perché dal punto di vista giuridico non dotato di personalità e quindi non finanziabile.

“Non è il tempo per i giudizi politici su De Mita. Dobbiamo recuperare un gap che ci trasciniamo da sei anni: le altre aree interne si sono dati una forma giuridica con la convenzione in base all’articolo 30 del Testo unico Enti locali. Noi no: lo facciamo adesso vista la novità inattesa del Pnrr. E non per forza poi dovremo rincorrere l’unanimità”, spiega Salvatore Vecchia per Cassano Irpino. “Alla riunione sarà presente anche un segretario comunale. L’obiettivo è fare tutto secondo le giuste procedure, come abbiamo fatto a Torella dei Lombardi per il progetto dell’Ict. Dobbiamo rimetterci in pista e abbiamo anche la possibilità di interloquire oggi con l’ex sindaco di Ariano Gambacorta, nominato consigliere per le aree interne dalla ministra per il Sud Carfagna”, aggiunge Amado Delli Gatti.

I primi ad andare via erano stati Villamaina e Castelfranci. Generoso Cresta dice: “Sicuramente dovremo riaggiornarci. C’è l’ipotesi di costituire un coordinamento di sindaci da affiancare alla presidenza, ma stasera qui non si vota nulla. Si parla di Afai, Azai, programmazioni…”. Poi avevano lasciato l’assemblea Rocca San Felice, Guardia, Morra De Sanctis e Sant’Andrea di Conza. Pompeo D’Angola sottolinea: “Dobbiamo prendere atto che De Mita è stato il più bravo presidente del Consiglio, ma sul Progetto pilota abbiamo fallito, lui e noi. Dobbiamo definire il soggetto giuridico. Sanità, Ofantina, cultura. Si dovrebbe parlare di questo, non lo abbiamo fatto stasera”. “Ancora solo chiacchiere, nessun documento”, aggiunge il morrese Giuseppe Covino.

Montella, Calitri e Lioni avevano preferito lasciare agli altri l’onere di spiegare. Giancarlo De Vito di Aquilonia commenta: “Sono stato tra i primi a chiedere questa riunione. Forse qui tutti avranno il coraggio di dire come la pensano”. I sindaci di Calabritto e Senerchia, Gelsomino Centanni e Beniamino Grillo, all’unisono chiariscono: “Non abbiamo nulla contro il presidente. Noi vogliamo sistemare le cose dal punto di vista giuridico, abbiamo un mandato da portare a termine dopo sei anni”. Michele Miele per Andretta precisa: “Io parlo tenendomi fuori da dinamiche politiche, non mi riguardano. Però costituirci come soggetto giuridico è fondamentale in ottica Recovery e altro. Nulla contro nessuno”. 

 

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

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