C’è la solita confusione sotto al cielo del Progetto Pilota Alta Irpinia. Attorno alla sala consiliare del Comune di Nusco le nebbie si addensano e diradano alla velocità della luce, velocità che però non si registra nella risoluzione dei problemi. E così accade che nella stessa riunione, tenutasi oggi pomeriggio, gli animi dei sindaci altirpini vengano prima rasserenati dall’ottimismo del presidente Ciriaco De Mita su zootecnia e azienda forestale, e poi agitati dalle sue considerazioni sulla Rete Museale e dei Beni culturali e naturali dell’Alta Irpinia.
“Io sabato scorso sarei venuto comunque – ha detto il sindaco di Nusco riferendosi al rinvio dell’assemblea per neve – . E’ tutto sistemato. Per la zootecnia gli atti ci sono. Ci avevano rallentato stesso in Regione, ma adesso abbiamo messo tutto a posto. Sull’azienda forestale la proposta di Lo Bianco (il direttore scientifico di Fondazione Montagne Italia, ndr) è stata superata. Da lunedì dovrebbe essere in piedi l’accordo tra la Regione Campania e la Fondazione, così subito dopo potremo iniziare a parlare di cosa fare anche noi qui”. Documentazioni presentate, quindi, prima della scadenza della terza proroga concessa da Palazzo Santa Lucia. Resta da capire chi sarà il Responsabile unico del procedimento, ma questa non è storia del giorno…
“Oggi le condizioni non ci consentono di andare veloci, ma dobbiamo procedere a passo lento e capire bene cosa facciamo”, ha concluso il presidente. Così la vicesindaco di Lioni, Domenica Gallo, ha voluto subito chiarire che “Lioni ha circa il 30% di superficie montuosa. Ben venga un organismo, come l’azienda forestale, che coordini tutte le azioni da fare sulla montagna. Ma questo vale per tutti i Comuni, una strategia del genere ha forza ed efficacia solo se tutti i paesi ne fanno parte”.
Nebbie che si diradano, nebbie che si addensano, dicevamo. De Mita ha pungolato i sindaci: “Sulla rete dei musei abbiamo solo due progetti presentati: Conza della Campania e Bagnoli Irpino con il Laceno”. Ma Generoso Cresta ha precisato: “Presidente, anche Castelfranci ha consegnato a lei un progetto”. E per la verità già in un riunione dello scorso luglio si era detto che pure Sant’Angelo dei Lombardi con il Goleto avesse risposto presente. Ci chiediamo quindi che fine abbiano fatto i progetti di Castelfranci e dell’Abbazia. Si era detto pure che Rocca San Felice avesse in mente di intervenire sulla Mefite e Bisaccia sul sito archeologico della necropoli e il Museo archeologico. E infatti il vicesindaco bisaccese, Franchino Tartaglia, ha ammesso: “L’Autorità di bacino impiega 4 mesi per dare un’autorizzazione. Forse sarebbe il caso di indire una Conferenza dei servizi nell’ambito del Progetto pilota nella quale discutere di tutti progetti”. Proposta accolta con timidezza però dal resto del tavolo.