Progetto Pilota Alta Irpinia, azienda forestale. Continua la lunga fase di costituzione del partenariato pubblico-privato, con capofila Fondazione Montagne Italia, che dovrebbe elaborare una strategia di sviluppo per l’Alta Irpinia basata su foreste e boschi, con il relativo piano di interventi. L’elenco dei privati interessati è stato raccolto dalla stessa fondazione romana, guidata da Enrico Borghi. Quello dei soggetti pubblici, dei Comuni in particolare, si arricchisce di un nuovo elemento.
La novità era stata fatta trapelare da Ciriaco De Mita nel corso dell’ultima riunione del Progetto Pilota, a metà settembre a Nusco. In quella occasione il presidente della Città Alta Irpinia aveva detto: “L’azienda forestale agirà in particolare su tre lotti”, indicando tre pezzi di territorio, ognuno con specificità e potenzialità diverse: l’Irpinia d’Oriente, l’area dei Picentini che vede in Calabritto e Bagnoli il suo perno, la zona Montella-Serino che “vanta la ricchezza montana maggiore”. Poi De Mita aveva aggiunto: “Resta il problema dei Comuni che dovranno essere rappresentati. Ne discuteremo sulla base di criteri oggettivi”.
Detto, fatto. Qualche giorno fa il Comune di Serino con una delibera di Giunta ha dato il via libera all’adesione al partenariato che “costituisce strumento per lo sviluppo economico e la coesione sociale di territorio”. Ma Serino non è Alta Irpinia, diranno i più. Poco importa, per il sindaco Vito Pelosi l’azienda forestale Alta Irpinia è una possibilità e prova a coglierla. A questo punto e in via teorica, rotti i confini virtuali dell’area, potrebbe aderire anche la vicina Volturara, se ne avesse interesse. Per citare un altro paese con tanta montagna. Si allarga il perimetro quindi, con paesi con molta foresta che entrano in gioco e altri, per definizione già ricadenti nel territorio dell’Alta Irpinia ma con boschi poco estesi, che a oltre un anno dall’avvio della discussione pubblica sul tema ancora non sanno quale ruolo giocheranno nella partita. D’altronde, se normative e bandi lo consentono, è tutto lecito e politicamente opportuno.
Nel frattempo, lunedì ad Avellino nelle mani del presidente del Consiglio Giuseppe Conte Cgil, Cisl e Uil hanno consegnato un documento che avanza qualche dubbio sull’argomento azienda forestale, specificamente alla voce “occupazione”. Scrivono i sindacati provinciali: “Azienda Forestazione pubblico/privata, ma di cosa si occuperà? Quale Ccnl sarà applicato? Ciò sta creando in Alta Irpinia incertezza anche per il rischio di incompatibilità, poiché il nuovo soggetto interviene dove vi sono già enti delegati seppur precari e a oggi senza un definito assestamento”. Dubbi legittimi in virtù di una discussione che, in sede pubblica cioè nel corso delle assemblee nuscane, ad oggi non è mai entrata nel merito delle cose da fare e di chi debba farle. Forse sarebbe il caso che qualcuno lo faccia.