Fumata nera a Roma nella sede del Partito Democratico nazionale: per la corsa alla carica di presidente della Provincia restano in campo i nomi di Stefano Farina e Beniamino Palmieri. Il nodo non è stato sciolto nella riunione, convocata alla presenza del responsabile nazionale Organizzazione, tra la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, il deputato Umberto Del Basso de Caro e il segretario provinciale Giuseppe Di Guglielmo. Posizioni inconciliabili.
Quest’ultimo, attraverso una nota, riferisce: “Oggi al Nazareno abbiamo esposto il percorso messo in campo in queste settimane dalla segreteria provinciale e denunciato il continuo tentativo di delegittimazione messo in atto nei confronti degli organi ufficiali del partito Democratico di Avellino. Lavoreremo per garantire, come abbiamo sempre fatto, la massima unità del Pd e la totale condivisione. Non è il momento di inutili e sterili polemiche ma bisogna, invece, strutturare un programma serio e concreto e una lista forte e rappresentativa del Pd che possa essere il cardine di un centrosinistra largo. Siamo pronti per affrontare questa tornata elettorale con il nostro simbolo, mettendo in gioco la passione, l’impegno e le competenze dei tanti amministratori irpini democratici che possono garantire un futuro concreto alla nostra provincia. Per domani sera è convocata la direzione provinciale del Partito che avrà all’ordine del giorno le elezioni provinciali“.
Prima del vertice romano, Di Guglielmo aveva incontrato a via Tagliamento i Popolari, Articolo Uno, Centro Democratico e Socialisti. Tutti concordi nell’appoggiare il nome del Partito Democratico solo e esclusivamente in luogo di una scelta unitaria da parte della segreteria provinciale.
Ipotesi non remota. Il nome di Farina, al quale sta lavorando la segreteria provinciale, verrà probabilmente ufficializzato domani sera al termine della direzione provinciale. Palmieri, sostenuto dal fronte che non riconosce il percorso congressuale e fa capo a Del Basso De Caro, dovrebbe fare un cammino diverso come dimostra la raccolta firme autonoma portata avanti in queste ore.