Oltre centocinquanta posti di lavoro a rischio, denuncia il segretario della Cisl, Mario Melchionna. Senza contare le ricadute negative per le attività commerciali della zona. A Grottaminarda la protesta di sindacati, lavoratori e sindaci contro lo stop alla costruzione della strada Lioni-Grottaminarda. Cantieri chiusi dopo la revoca del commissario ad acta, Filippo D’Ambrosio. La rabbia dei lavoratori nei confronti del governo giallo-verde evidente: “Ci stanno portando allo sfascio“, grida l’addetto di una ditta.
Pagamenti che non arrivano, lavori che non possono proseguire senza un committente. “Abbiamo iniziato questa agitazione – ha detto Melchionna – perché questo governo sta creando problemi al territorio. Non ci sono le condizioni per lavorare. Come fanno a non rendersene conto. E questo sarebbe il governo del cambiamento?“.
Prima nella sede del sindacato, poi brevemente per strada. E infine nell’aula consiliare del Comune. Il settore delle costruzioni si confronta con gli amministratori. Chiara la posizione del primo cittadino grottese, Angelo Cobino: “Non siamo certo innamorati del commissario D’Ambrosio, anche se è’ una persona molto valida. A noi interessa solo che l’opera continui“. Annunciata una richiesta di incontro in Prefettura. Ma Ufita e Alta Irpinia chiamano Roma. E lo stesso Cobino invita il ministro Danilo Toninelli a visitare il cantiere che in buona parte è concluso.