IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Benevento e poi Avellino, a seguire Salerno e più staccate Napoli e Caserta. Il 24° rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, basato prevalentemente su dati del 2016, consegna una classifica nella quale la Campania arranca, con soltanto due capoluoghi di provincia su cinque nei primi 50 posti. L’indagine, che incorona la città di Mantova come regina dell’ambiente, seguita subito dopo dall’accoppiata Trento-Bolzano di poco davanti a Parma, si basa su 16 parametri divisi nelle macroaree Aria, Acqua, Rifiuti, Energie rinnovabili, Mobilità e Ambiente urbano.

In Campania guida la graduatoria Benevento, che però è 35esima a livello nazionale, seguita da Avellino (43esima). Non fa registrare dati incoraggianti Salerno (62esima), male Napoli (86esima) e malissimo Caserta che si piazza tra le ultime dieci città d’Italia (95esima).

Andando a guardare il dettaglio dei punteggi assegnati al capoluogo irpino per ciascun parametro, si nota che Avellino è 34esima per presenza di aree pedonali; 40esima per biossido di azoto, 17esima per PM10 e 25esima per presenza di ozono. Insomma, la qualità dell’aria resta discreta. Per le piste ciclabili invece la città del Partenio sprofonda al 90esimo posto, per incidenza di sinistri stradali si piazza al 32esimo. Non va meglio per il capitolo rifiuti: solo 80esima per raccolta differenziata (ferma al 32%) su un totale di 104 posizioni disponibili, sebbene sia 39esima invece per produzione annua di rifiuti.

Acqua. Tre indicatori sono presi in esame dal rapporto Ecosistema Urbano: i consumi idrici, la dispersione della rete e la depurazione. Per quest’ultima voce Avellino si piazza in fondo alla classifica con Salerno e un’altra decina di città in tutta Italia. Per gli altri due indicatori invece non sono disponibili dati che riguardano il capoluogo irpino.